Omosessualità latente?? Doc??

Che cosa significa essere gay
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Liuk
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Omosessualità latente?? Doc??

Messaggio da Liuk » martedì 30 maggio 2023, 16:39

Ciao!
Mi chiamo Luca. 33 anni. Vivo al nord. Famiglia di radici cattoliche ma poco praticante.
Mai una relazione affettiva nella mia vita. Ne con donne e ne con uomini. Sono frustrato e penso che sto perdendo tante opportunità.
Fino a 24 anni mai avrei pensato di essere omosessuale. Insomma ero etero convinto al 100%.
Anche se io non ho mai baciato una donna. Sesso free mai. Solo a pagamento. Ho avuto un esperienza omo - erotica con un amico gay dichiarato che ho conosciuto alla estero. Masturbazione reciproca, abbracci. Ma il mio amico in mezzo alle gambe non ha manifestato entusiasmo mentre il suo si.. Era in erezione.
Ho sempre pensato che l omosessuale fosse femminile. Anche perché ho pensato che un uomo con voce e atteggiamenti femminili potesse essere un richiamo per altri uomini ed un "avviso" per le femmine.
Poi però crescendo ho capito che l omosessualità può esserci anche in uomini virili ed insospettabili.
Amo il calcio, veramente, laureato nello sport anche se per cause di covid lavoro in un altro ambito.
Mi è stato diagnosticato il doc a carattere omo.
Per gli psicoterapeuti io sono etero sessuale. Ma spesso mi è capitato di sentire donne ed amici che pensassero ad una mia omosessualità. (forse perché una mia ragazza non l hanno mai vista).
Ho subito bullismo sopratutto dai 12 ai 18 anni.
Sia fisico che relazionale. Emarginazione.

Potete aiutarmi in qualche modo? Magari condividendo pensieri o sensazioni?
Grazie.

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Re: Omosessualità latente?? Doc??

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 31 maggio 2023, 9:45

Ciao Luca,
premetto che non sono né un medico né uno psicologo, ma mi occupo di gay da molto tempo e ho conosciuto molti (veramente molti) ragazzi etero con problemi di doc. Vorrei chiarire che il doc “a tema gay” è un tipico disturbo ossessivo-compulsivo, per molti aspetti analogo all’ipocondria, cioè alla paura ossessiva delle malattie. Si parla di doc a tema gay quando un ragazzo “oggettivamente e soggettivamente” etero, cioè un ragazzo che ha avuto e che ha un’affettività e una sessualità chiaramente etero in modo esclusivo, cioè che si innamora a livello sia affettivo che sessuale di ragazze e solo di ragazze e che ha una masturbazione esclusivamente in chiave etero, comincia, in modo del tutto inatteso, ad avere timore ossessivo di essere gay. Sottolineo che si deve trattare di un timore realmente condizionante che, per esempio, si fa sentire proprio nei momenti dei contatti sessuali etero, che induce agitazione, ansia profonda e destabilizzante, fino, in qualche caso, a vere crisi di panico. Spesso questi ragazzi tendono a basare i loro ragionamenti su episodi molto lontani di gioco sessuale vissuti in adolescenza, episodi che oggettivamente sono comunissimi anche tra i ragazzi etero e che sono solo giochi esplorativi che non hanno nulla a che vedere con l’orientamento sessuale e che pressoché nella totalità dei casi vengono archiviati e non hanno nessuna conseguenza. Per parlare di doc, la paura ricorrente di essere gay deve essere oggettivamente ossessiva e deve portare anche a compulsioni, ossia a comportamenti ricorrenti finalizzati a scaricare l’ansia, veri e propri test coi quali ci si mette alla prova per capire se si è gay oppure no, classico è l’uso della pornografia gay per vedere se provoca erezione, oppure il prestare la massima attenzione anche alla minima reazione fisiologica in presenza di un ragazzo, fino ai test di masturbazione. Ovviamente questi comportamenti compulsivi non solo non permettono di scaricare l’ansia ma danno sempre esiti incerti e quindi alimentano la paura ossessiva. Aggiungo un’altra osservazione fondamentale. I ragazzi con doc a tema gay concentrano tutta la loro attenzione esclusivamente sulle loro reazioni strettamente sessuali, per loro non esiste il problema di “innamorarsi” di un ragazzo, ma solo quello di avere reazioni sessuali al pensiero di un ragazzo. Aggiungo un’altra cosa, i ragazzi con doc a tema gay hanno quasi sempre una ragazza ed hanno una vita sessuale tipicamente etero con quella ragazza. La loro paura di fondo sta nel fatto che una loro ipotetica omosessualità potrebbe mettere in crisi il loro rapporto etero. In sostanza vivono l’ossessione di essere gay come un modo pericoloso di camminare sul bordo di una linea di confine tra eterosessualità e bisessualità col rischio di scivolare totalmente in campo gay, cosa che distruggerebbe il loro vero mondo affettivo e sessuale e metterebbe in crisi la loro stessa identità. In assenza di questi caratteri, oggettivamente ossessivi è improprio parlare di doc. Esistono situazioni in cui ragazzi che hanno avuto una vita affettiva e sessuale “oggettivamente” etero possono cominciare a manifestare anche veri interessi omosessuali, questi ragazzi sono bisessuali, con una maggiore o minore propensione gay, ma sono realmente bisessuali. I caratteri distintivi rispetto al doc sono netti. La bisessualità non è vissuta in modo ansiogeno ma in modo tranquillo, ha una forte componente affettiva, nel senso che il ragazzo bisessuale che si accorge di provare anche interessi omosessuali non ne è affatto sconvolto, per lui non si tratta di una paura ossessiva ma di una scoperta con implicazioni affettive profonde e gratificanti, la masturbazione in chiave gay di un ragazzo bisessuale non è vissuta come un test compulsivo ma come una vera forma di sessualità che permette di realizzare almeno nella fantasia quello che forse sarebbe molto difficile realizzare nella realtà. Un bisessuale non vive l’idea di avere una componente omosessuale come un dramma, perché per lui è una cosa assolutamente naturale. I veri problemi dei bisessuali stanno nel fatto che per loro sono essenziali entrambe le componenti della loro affettività-sessualità, sia quella etero che quella gay, ma se sono in coppia con una ragazza, la ragazza tende a richiedere una esclusività che per un bisessuale significa mettere da parte metà della sua affettività-sessualità, e altrettanto vale per una relazione di un bisessuale con un ragazzo. Ma il bisessuale non vive affatto la sua bisessualità come una limitazione o un trauma, cioè non la vive affatto ossessivamente.
La femminilizzazione dell’omosessuale non ha alcun senso e deriva dalla confusione tra l’omosessuale e il trans, ma si tratta di realtà completamente diverse.
Oggettivamente non è importante quello che gli altri pensano che tu sia ma quello che tu senti di essere. L’omosessualità, per un gay o per un bisessuale è un valore assolutamente positivo, perché per loro è tutta o buona parte della loro affettività-sessualità, ovviamente per un etero che non ha e non ha mai avuto interessi gay la paura (oggettivamente del tutto irrealistica) di essere di essere gay, in certi casi può diventare una vera ossessione e il doc è proprio questo. Nel doc a tema gay il problema non è l’omosessualità, ma la presenza del pensiero ossessivo, esattamente come quando un ipocondriaco si sente ossessionato dalla paura di avere un tumore “che non ha”, il problema non è il tumore, che oggettivamente non c’è, ma l’ossessività in sé che fa percepire un falso problema come una minaccia terribile.

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Re: Omosessualità latente?? Doc??

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 31 maggio 2023, 12:20

Ancora una precisazione sulla cosiddetta omosessualità latente. Latente significa che si nasconde, cioè che si nasconde anche alla stessa persona che la vive, in buona sostanza che è inconscia. Un uomo o un ragazzo che vive una omosessualità latente non si pone proprio il problema di essere o non essere gay, si ritiene etero al 100% ma ha un’affettività che lo porta ad istaurare rapporti molto importanti con altri uomini o ragazzi, considera questi rapporti esclusivamente delle amicizie profonde e in genere sublima radicalmente la sessualità omo e, proprio perché non la vive esplicitamente, né a livello di coppia né di masturbazione, pensa di essere radicalmente etero. L'omosessualità latente era un fenomeno molto più comune alcuni decenni fa, quando l’educazione era radicalmente intollerante verso l’omosessualità, ma è un fenomeno ormai molto raro, perché i ragazzi di oggi hanno eccome possibilità di confrontarsi e i tabù sono ormai una cosa rara. Aggiungo che se uno si chiede se alcune sue tendenze omosessuali o alcune sue paure in merito a presunte tendenze omosessuali sono forme di omosessualità latente è evidente che si pone il problema in termini espliciti, il che esclude automaticamente l’omosessualità latente.

Liuk
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Re: Omosessualità latente?? Doc??

Messaggio da Liuk » martedì 13 giugno 2023, 10:15

Sai credo di avere compreso la mia omosessualità.
Allora io ho sempre avuto lo stereotipo del gay che fosse effemminato (non voglio fare nomi ma un esempio potrebbe essere quell'ospite che spesso va ad Avanti un altro). Oppure del gay che urla.
In più io seguo tanto il calcio, sono anche bravo a giocare. E quindi sono sempre andato con stereotipi.
Quando poi mi sono reso conto del fatto che molti omosessuali (io voglio definirmi omosessuale non gay) sono molto maschili e virili anche più di alcuni etero sessuali ho iniziato a compulsare. Avevo 25 anni dopo quasi nove anni sono migliorato lavorativamente, umanamente.. Ma a 25 anni ero single e dopo 9 anni sono sempre single.
Nel corso del tempo gli psicoterapeuti hanno sempre sostenuto che io sia etero. Ma io ci credo poco. Ormai.
Anche perché di occasioni con ragazze ce ne sono state. Okay alcune non mi interessavano ma altre oggettivamente erano molto carine. Ho sempre avuto mille scuse. Sempre. Ho avuto un rapporto completo a pagamento con erezione. La vagina mi piace sopratutto fare sesso orale.
Ma non ho mai avuto una relazione affettiva anche di una settimana con una ragazza. Ed in un mondo reale questo è impossibile. Okay sono stato bullizzato. Deriso, umiliato ma poi le cose sono migliorate.
Ecco voi cosa ne pensate? Tra poco avrò una seduta con lo psicoterapeuta (uomo) ma penso che gli dirò che abbandono la terapia. Ho già contattato una donna.

Non mi nego un rapporto sessuale con donne. Ma le donne devono essere necessariamente single, non impegnate e magari vedere la situazione solo come possibile sfogo e divertimento.

Faccio bene a pensare così???
Vorrei conoscere ragazzi con i quali avere una relazione affettiva e sessuale. Magari.se sono sportivi ancora meglio.
Ecco perché ho fatto fatica ad accettarmi. Non l ho fatto per copertura.. Ma ho sempre pensato di essere etero. Perché è la società sopratutto in Italia che lo impone.

Alyosha
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Re: Omosessualità latente?? Doc??

Messaggio da Alyosha » giovedì 13 luglio 2023, 11:52

Il D.O.C. è un disturbo molto invalidante per quanto sia oggettivamente collocabile nell'area bassa dei disturbi mentali. Si tratta di ossessioni molto scorporate dal contesto, associate spesso a compulsioni. Sicuramente confrontarsi con il mondo gay può aiutare e personalmente sono molto addolorato che un forum come questo sia oramai praticamente inattivo. La differenza tra un eterosessuale che ha paura di essere gay, pur non avendo nessun pregiudizio particolare contro i gay e un gay che non ha nessuna paura di esserlo e ciò nonostante può arrivare persino a disprezzare l'omosessuale salta subito agli occhi. Un eterosessuale in cerca di identità è per paradosso molto più sereno e aperto al tema dell'omosessualità di un gay represso. Insomma l'omofobia interiorizzata è difficile da distinguere da un DOC a tema gay solo da un punto di vista teorico, perché in effetti i dubbi possono sembrare simili d un primo sguardo, ma la differenza concretamente salta subito all'occhio. Per il gay il richiamo sessuale e affettivo è talmente evidente e chiaro che non può fare a meno di essere attratto dall'altro sesso. Anche quando è represso e odia con tutto se stesso la propria condizione, al punto per esempio di forzarsi verso una condotta eterosessuale e sposarsi, finisce comunque per subire il fascino dell'uomo. Insomma un gay dubita di tutto in cuor suo tranne del fatto che è attratto dal suo stesso sesso.

Il conflitto sulla propria identità sessuale si gioca ad un altro livello e presto si trasforma in un problema di accettazione. Un gay "represso" per la semplice ragione che è entrato in un forum a tema gay e si è presentato ha vinto la maggior parte delle sue resistenze. Si inizia dicendo che non vuole essere definito, che non sa ecc., ma questo pensiero curva rapidamente non appena si vede inserito all'interno di una comunità che lo accetta e che normalizza il fenomeno dell'omosessualità prendendolo sul serio.

Il dubbio di chi soffre di un D.O.C. è "invincibile" per così dire. Non teme la prova di realtà se possiamo dirla così. Nn è nemmeno legato a particolari preconcetti negativi sull'essere gay; insomma sembra più fine a se stesso. A ben vedere il soggetto non vuol nemmeno essere spostato dal suo dubbio, perché gli è "utile" in qualche modo. Può essere un dubbio intrusivo e invalidante ad un livello anche molto alto e ciclico con fasi di maggiore picco diciamo così. Il tentativo di convincerti che non sei gay o che lo sei sarebbe perfettamente inutile in questo senso. Lo è meno leggere le storie dei tanti gay che negli anni sono passati da qui e hanno attraversato la loro fase di dubbio, fino a superarla. Non si fa nemmeno troppa fatica essendo uno dei problemi principali di "esordio". Quasi tutte le presentazioni hanno questo incipit, visto che quando il forum fu aperto, molto più che adesso, come scritto dallo stesso Project il problema dell'accettazione era molto più sentito.

Al tuo posto, visto che ti sei rivolto ad uno psicoterapeuta mi porrei come obiettivo quello di perseguire nella psicoterapia. Sopratutto le prime fasi sono quelle in cui si balla di più ed è facile, per un motivo o nell'altro, allontanarsene. Le relazioni terapeutiche per quanto "assistite" restano pur sempre relazioni, che possono fallire, per cui ritengo fondamentale la fase iniziale nella quale si sceglie da sé il terapeuta.

A questo proposito occorre fare molta attenzione nella scelta della persona cui si intende consegnare i propri problemi. Ci si accerti 1) che sia regolarmente iscritta/o all'albo, 2) che sia realmente una/un psicoterpeuta e non un semplice psicologo/a e 3) dell'orientamento psicoterapeutico. Purtroppo non tutti i psicoterapeuti per loro predisposizione e per formazione sono adatti a trattare tutte le tipologie di pazienti e non tutti sono corretti al punto da consigliare di rivolgersi a chi farebbe al caso loro. Come in tutti i campi ci sono infine persone che non avrebbero mai dovuto fare questo lavoro, per cui occhio. Superata questa prima fase di diffidenza legittima, occorre però avere anche la giusta quota di fiducia e affidarsi al professionista. Imbastire lotte di potere con lui non porta da nessuna parte. In questo ultimo senso e qui mi fermo; troverei meno produttivo aver "scansato" la valutazione del terapeuta che ti ha chiaramente detto che tu non sei omosessuale per provare a riaprire i tuoi dubbi qui con noi. Per fortuna abbiamo Project come amministratore, che non ne ha mai fatto una questione ideologica di accettazione a tutti i costi ed è molto sensibile al tema del DOC a tema gay.

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Re: Omosessualità latente?? Doc??

Messaggio da progettogayforum » giovedì 13 luglio 2023, 18:53

Grazie Alyosha,
condivido ogni parola del tuo intervento. Adesso che il Forum è in una fase calante perché i social hanno occupato tutti gli spazi di internet, il numero di ragazzi gay che mi contattano è molto diminuito ma non si può dire altrettanto dei ragazzi etero con doc a tema gay. Devo osservare che, proprio come dici tu, questi ragazzi possono provare momenti di sofferenza profonda. Se per un verso è vero che nessun ragionamento, per quanto assolutamente oggettivo, può allontanarli dal pensiero ossessivo, almeno nei momenti peggiori, è pure vero che sentirsi dire: "Tu non sei gay e non hai la più pallida idea di che cosa è realmente l'omosessualità!" da chi si occupa di gay da una vita, è comunque un punto fermo e soprattutto, su quella base il ragazzo con doc a tema gay può piano piano rendersi conto che essere gay significa innamorarsi di un un ragazzo esattamente come un ragazzo etero si innamora di una ragazza. Essere gay non è un gioco sessuale ma una identità profonda della quale i gay, quelli veri, sono perfettamente consapevoli. I cosiddetti casi di non accettazione non sono legati alla non accettazione della omosessualità ma ad una dimensione familiare e sociale oppressiva al punto tale che si finisce per voler fare contenti papà e mamma, la ragazza con la quale "in fondo non si sta poi così male", il prete, gli amici, ecc. ecc. e ci si sposa, per rendersi conto solo dopo che il matrimonio non solo non è l'antidoto della omosessualità, come qualcuno ci può avere detto, ma finisce per acutizzare il desiderio omosessuale, proprio perché lo nega radicalmente. Nelle scelte di fondo bisogna seguire solo se stessi. Ripeto sempre una bellissima frase di James Baldwin: "Qui non c'è niente da decidere ma tutto da accettare!"
Oggi come oggi, onestamente, dei condizionamenti così potenti da portare un gay a scegliere una strada che non è la sua sono molto rari, proprio perché situazioni veramente costrittive, al giorno d'oggi non ce ne sono proprio. Quando penso per esempio a che cosa deve avere provato Ludwig, ultimo Re di Baviera, che era omosessuale ma "doveva sposarsi" per portare avanti la dinastia. Alla fine si fidanzò, ma non si sposò mai. E il povero Re non aveva nemmeno un minimo di libertà, come avrebbe avuto un cittadino qualunque. Il film di Visconti con Helmut Berger (deceduto da poco) fa capire in quale abisso di sconforto e di dolore il re abbia vissuto e come sia arrivato ad una morte tragica. Per fortuna quei tempi, almeno in Europa, sono finiti. Se Ludwig avesse potuto, avrebbe vissuto una tranquilla vita da gay e sarebbe stato felice! Devo dire che in pratica non ho mai visto un gay che non si accetta. Può accadere che un ragazzo gay molto giovane si senta profondamente condizionato dalla famiglia, dalla chiesa e dagli amici, ma nel 99,9% dei casi si tratta di una fase transitoria, poi si cresce e si capisce che non ha alcun senso rinunciare ad essere quello che si è per accontentare gli altri.

Liuk
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Re: Omosessualità latente?? Doc??

Messaggio da Liuk » venerdì 21 luglio 2023, 23:08

Grazie mille per il supporto! È veramente doloroso ed invalidante il doc. Adesso farò EMDR. Come percorso terapeutico più Mindfulness.

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