Origine della mia omosessualità

Che cosa significa essere gay
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Specchinfranti
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Re: origine della mia sessualità?

Messaggio da Specchinfranti » lunedì 10 febbraio 2014, 1:36

Ciao, il post è un po' vecchio ma spero che leggerai comunque la mia replica.
Prima di addentrarmi nella risposta alla precisa domanda che hai posto è necessario specificare cosa sia l'orientamento sessuale perchè quotidianamente constato che, purtroppo, moltissime persone hanno ancora le idee confuse a riguardo.
Per orientamento sessuale si intende (nonostante il fuorviante aggettivo associato al sostantivo orientamento) l'attrazione non solo sessuale bensì anche affettiva, romantica ed emotiva nei confronti di una persona che può appartenere al proprio genere sessuale o a quello opposto; ci sono poi persone che sono affettivamente ed eroticamente orientate verso entrambi.
La definizione di orientamento è strettamente legata al genere sessuale verso cui si catalizza l'attenzione sessuale ed emotiva di un individuo e quindi si hanno tre orientamenti per forza di cose: quello etero, quello omo e quello bisessuale (quest'ultimo poi può propendere più verso un sesso o verso l'altro) ma sono tutti e tre naturali, normali, innati e immodificabili.
L'omosessualità non è una malattia, è stata derubricata dal DSM negli anni 70 ed è stata riconosciuta una variante normale della sessualità umana nel '93 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Non è una scelta o una preferenza così come non lo è l'eterosessualità (qualcuno ricorda il momento in cui ha deliberatamentee scelto di essere etero o omo??!!)
Omosessuali non si diventa, si nasce; quelle persone che dopo aver contratto matrimonio eterosessuale e aver messo su famiglia apparetemente"diventano" gay/lesbiche sono state gay e lesbiche DA SEMPRE, semplicemente hanno nascosto e represso la loro natura perfino a loro stessi, per ragioni morali, religiose, sociali, familiari.
OMOSESSUALI SI NASCE; non si sceglie il proprio orientamento, si può soltanto scegliere se viverlo in maniera serena e assertiva integrandolo armoniosamente con la propria personalità e nella propria esistenza!
Ultima modifica di Specchinfranti il lunedì 10 febbraio 2014, 16:20, modificato 2 volte in totale.

Specchinfranti
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Re: origine della mia sessualità?

Messaggio da Specchinfranti » lunedì 10 febbraio 2014, 15:50

Purtroppo la psicoanalisi ha sempre avuto una visione riduzionista e non neutrale nei confronti dell’omosessualità. Basti pensare che non si è mai interrogata sulle origini dell’eterosessualità ma soltanto su quali fossero le dinamiche e le cause alla base dell’orientamento omosessuale, patologizzandolo e considerandolo quindi implicitamente deviante.
I danni causati da questa interpretazione concettuale e parziale sono enormi poiché ciò ha inciso sia sul pensiero scientifico, ancora chiuso in modelli esplicativi giudicanti, sia sul benessere psichico degli stessi omosessuali che pagano sulla loro pelle e a caro prezzo (e non solo in senso figurato) le grette concezioni degli psicoterapeuti analisti.
Ci tengo a precisare che affermo ciò non solo da omosessuale bensì anche da psicoterapeuta a indirizzo psicodinamico (indirizzo che si fonda su quegli stessi princìpi psicoanalitici) che proprio a causa del suo orientamento sessuale si è trovato spesso in conflitto con il suo panorama teorico di riferimento ma che ha avuto, però, la grande opportunità di analizzare il mondo intrapsichico della persona gay (in prima persona) liberandosi da tutte quelle sciocche etichette e da quegli infondati pregiudizi e stereotipi con cui molte correnti di pensiero, psicologiche e non, hanno provveduto a inquinare la considerazione dell’omosessualità.
Le persone omosessuali che si sono avvalse di una terapia analitica sono spesso quelle che hanno maggiori difficoltà ad accettarsi appieno poichè durante il loro percorso terapeutico hanno dovuto lottare con l’idea che l’omosessualità fosse qualcosa di indesiderabile, da dover sconfiggere e da allontanare da sé, rinforzando così quel convincimento inconscio di essere difettose e sbagliate che un omosessuale già serba dentro di sé, essendosi scontrato fin da piccolo con un contesto socio-culturale etero-normativo.
I gay e le lesbiche hanno invece bisogno di qualcuno che l’induca a pensarsi non più come “persone affette da omosessualità”.
Lo stesso Freud non hai mai considerato l’omosessualità come una patologia, sono stati i post-freudiani a spacciare per “freudiano” un atteggiamento ortodosso e rigido che ha pesantemente influito sull’atteggiamento di molti professionisti della salute mentale, e non, riguardo all’orentamento omoaffettivo.
Non dobbiamo poi sottovalutare il contesto socio-culturale in cui lo stesso Freud era immerso e che ha sicuramente avuto implicazioni sul suo lavoro scientifico; molte delle teorie del padre della psicoanalisi sono state confutate o comunque considerate pazialmente vere giacchè Freud era solito generalizzare dinamiche e aspetti che certamente erano calzanti per la sua psicologia ma non per quella di altre persone.
Mi viene da pensare alla celeberrima teoria freudiana circa il nucleo di bisessualità presente in tutti gli individui, sebbene questa idea fosse stata accolta con curiosità ed entusiasmo, oggi è stata ampiamente confutata e invalidata; si ritiene infatti che Freud provasse un grande trasporto affettivo ed erotico nei confronti del suo amico Ernst e che ciò lo avesse indotto a postulare l'ipotesi di una bisessualità innata in tutti gli esseri umani, ipotesi in cui possiamo intravedere un suo tentativo di razionalizzare e sublimare (in termini strettamente analitici) un orientamento sessuale non totalmente accettato.

Leo♥
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Re: Origine della mia omosessualità

Messaggio da Leo♥ » giovedì 3 aprile 2014, 20:38

Vedo che molti utenti hanno risposto affrontando l'argomento su un piano psicologico o con approcci simili, non penso che però questo possa rispondere alla domanda di f.pao (che saluto, se si ricorda di me!).
La realtà dei fatti ė che non ė ancora chiaro quali siano le cause che determinano lo sviluppo di un orientamento sessuale differente da quello che ė considerato statisticamente la norma, anche se sono stati fatti molteplici studi a riguardo nel corso degli anni.

Già nel '91 con una indagine condotta su gemelli omo/etero zigoti e fratelli adottivi venne osservata una significativa componente di influenza genetica nella determinazione dell'orientamento sessuale.

Sempre nel 91 vennero osservate differenze neuroanatomiche fra uomini etero e omosessuali, in particolare a livello del nucleo interstiziale anteriore ipotalamico 3. Altre differenze furono poi notate a livello delle fibre nervose di connessione degli emisferi cerebrali e dei nuclei soprachiasmatici ipotalamici, suggerendo l'esistenza di una base biologica che differenziasse gli orientamenti sessuali.

Markers genetici mostrarono con una probabilitá superiore al 99% che il locus genico Xq28 (cromosoma X, braccio lungo, regione 2 banda 8; corrispondente ad uno o più geni) avesse una forte influenza sulla determinazione delle preferenze sessuali individuali. Questo risultato venne confermato e successivamente smentito da due studi indipendenti con procedure differenti. Altri studi individuarono locus genici di interesse a 7q36 e 8p12.

La storia ė lunga e io non sono certamente un esperto, ma il consenso scientifico attuale ė portato a credere che un carattere complesso come l'orientamento sessuale sia determinato in parte da predisposizione e caratteristiche genetiche multifattoriali, e in parte da regolazioni epigenetiche e condizioni ambientali, come l'esposizione ormonale in fase embrionale.

Suggerisco comunque di considerare spazzatura gran parte del materiale presente sul web. Solamente la letteratura scientifica ė affidabile ed utilizza criteri stringenti, ma purtroppo ė anche difficile da trovare e unicamente in inglese in quanto proviene dalle università e dalle testate peer review come nature, science, new england journal of medicine ecc.

Ken
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Re: Origine della mia omosessualità

Messaggio da Ken » domenica 29 marzo 2015, 21:17

Propagande Gay? Allora anche gli animali, fanno propagandismo Gay.
No f.pao, tutto naturalissimo, L'essere umano è libero di fare l'amore con chi vuole, magari è proprio per questo motivo, che la gente soffre di più! Sono sempre le questioni di cuore, a lacerare un animo! Se pensiamo per esempio all'educazione cristiano-cattolica, dovremmo morire tutti, per tutti i peccati che facciamo ogni giorno!
Mi sa che che la gallina che canta per prima, ha fatto l'uovo! Nel senso che sono proprio loro, a fare propaganda omofobica, per tenere sotto controllo la mente debole delle persone che non si informano. La malattia in se, è un ottima fonte di guadagno se ci pensi. Lascia andare tutte queste paturnie mentali, non c'è assolutamente niente di vero, tutto inventato di proposito! Purtroppo ci ho perso un sacco di tempo, anche io dietro queste panzane astronomiche, quindi tu cerca di liberarti al più presto dei dubbi!

Meda
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Re: Origine della mia omosessualità

Messaggio da Meda » lunedì 13 giugno 2016, 12:23

Gli articoli che hai letto suppongo vengano da qualche "comitato scientifico" un po' di parte, perdona la franchezza.
La psicologia e la psichiatria hanno iniziato a interessarsi di omosessualità verso l'Ottocento e, dopo anni di formulazioni, basate anche sui preconcetti costituiti da un ordine sociale che ha sempre considerato ogni diversità sessuale come una devianza dall'ordine morale "normale", gli psicologi e gli psichiatri hanno seguito questo ordine di cose.
"Non ho mai visto un omosessuale felice" scrisse uno psicologo nei suoi diari.
Uno storico più contemporaneo, del Novecento, rispose a questa frase: "Beh, se qualcuno si rivolge a uno psicologo non può essere completamente felice. Sente che qualcosa in lui non va, quindi si rivolge alla psicologia per poter risolvere quel problema. E' strano che una persona felice e consapevole del proprio essere vada dallo psicologo".
Freud avallò la teoria dell' "inversione": questo termine serviva a indicare gli atteggiamenti di coloro che non si rifacevano all'ordine normale, ossia l'eteronormatività. Erano invertiti tutti coloro che erano omosessuali, ma anche coloro che praticavano la masturbazione, che facevano sesso anale (etero e omo), coloro che facevano sesso interfemorale e tante tante altre categoria. Peccato che lo stesso Freud, dopo aver pubblicato più edizioni del suo "Tre saggi sulla sessualità", ritirò tutto perchè si rese conto che non aveva le basi per poter sostenere niente. Ma le sue teorie, ormai, erano entrate nel concetto comune e vennero proseguite.
Le popolazioni indiane, che hanno sempre convissuto con l'omosessualità e la transessualità, non si sono mai poste il problema eziologico di quest'ultime: chi se le pone, generalmente, è chi è stato educato a "discriminare" queste categorie. Forse dovremmo farci davvero meno domande filosofico-religiose ed essere un po' più scientifici, visto che l'OMS, formata da esperti che sanno cosa dicono, ha tolto l'omosessualità dalle malattie mentali verso la fine del Novecento.

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