MORALE GAY: AMA E NON GIUDICARE

Che cosa significa essere gay
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progettogayforum
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MORALE GAY: AMA E NON GIUDICARE

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 31 ottobre 2018, 3:10

Ciao Project,
Sono Nicola, il ragazzo col quale hai parlato giovedì scorso. Sono rimasto piuttosto sconcertato dall'avere parlato con te, o forse più che altro spiazzato. Ti avevo chiamato per una ragione precisa e invece abbiamo finito per parlare di tutt'altro, mi aspettavo una specie di consulenza tecnica sul sesso e sulle cose tipicamente gay ma mi sembrava che tu prendessi le cose troppo alla lontana, che ci girassi intorno, in qualche modo che tu mettessi il discorso su un altro piano, meno tecnico, anzi, molto meno tecnico, molto più astratto, molto più affettivo che sessuale. Non sei un tecnico del sesso e del mondo gay, come pensavo io, sei una cosa strana, un vecchio, un vecchio gay, ma un vecchio gay felice. Non mi aspettavo una cosa simile. Non ti posso inquadrare nei miei schemi perché non pensavo che esistessero persone come te. Non hai bisogno di dimostrare che un gay può essere felice, perché si vede che lo sei. Te lo devo dire onestamente, mi hai ridimensionato, mi sono sentito un bambino che non ha capito niente di cose troppo più grandi di lui. Non mi ero mai posto il problema della felicità legato all'essere gay, o meglio la vedevo in modo molto più egoistico, che la felicità potesse consistere nel cercare il bene di un’altra persona lo avevo sentito dire tante volte ma mi sembrava il solito discorso sublime che non ha niente a che vedere con la realtà. Abbiamo parlato tanto anche di alcune sciocchezze che io avevo combinato, ti sei preoccupato, poi quando ti ho detto che ero stato molto attento alla salute ti sei tranquillizzato e non mi hai giudicato male, io mi aspettavo un po’ una reprimenda, una predica o qualcosa di simile e invece non c’è stato nulla di simile. Una volta sola mi hai fermato in modo molto netto, ed è successo quando avevo cominciato a dire cose acide sul mio compagno che mi ha fatto soffrire tanto. Mi hai fermato e mi hai detto: “Non lo giudicare, perché certe cose sono segno di sofferenza, cerca di stargli vicino.” Lì per lì non ho capito il senso del discorso e mi ha fatto anche rabbia perché mi sembrava che tu non capissi che c’ero stato veramente male. Ti ho chiesto che cosa mi volevi dire e mi hai risposto che dovevo lasciare Paolo se pensavo che “per lui” fosse meglio andare per la sua strada, perché si vedeva che lui per me era una persona importante. Ho incassato questo discorso ma non ne capivo ancora il senso. Abbiamo continuato a parlare di tantissime cose e mi dicevi cose che mi piacevano molto, poi si è fatto tardi e ci siamo salutati, una delle ultime cose che mi hai scritto è stata: “Prova a chiamare Paolo, parla con lui, non lo giudicare.”
Una volta finita la chiacchierata con te mi sono steso sul letto e ho chiamato Paolo, da come mi ha risposto era contento di sentirmi, e pure io ero contento di sentirlo, ho cercato di dargli spazio, di non giudicarlo, di lasciarlo parlare, abbiamo parlato per tantissimo tempo, mi sembrava il Paolo dei tempi migliori, era preoccupato, pensava di aver messo in crisi la nostra relazione, poi a un certo punto gli ho detto: “Ti sei comportato come uno stronzo! Ma io ti voglio bene lo stesso!” E lui mi ha detto “Ti va se ci vediamo domati pomeriggio?” Gli go risposto: “Certo!” Non so come continuerà la nostra storia nel seguito ma non ho paura che possa finire, c’è troppa complicità, e di quella sostanziale. Poi ho pensato che se non avessi parlato con te, mi sarei fatto portare da una stupida furia e avrei distrutto un rapporto che va avanti da anni e che io non voglio perdere. Una cosa importante: la sera tardi, dopo mezzanotte, Paolo mi telefona e mi dice: “Lo sai che essere gay è veramente una cosa bellissima?” In quel momento ho pensato a te, Project, e adesso ti sto scrivendo questa mail perché mi hai fatto capire cose che non avevo mai capito!
Con affetto.
Nicola

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agis
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Re: MORALE GAY: AMA E NON GIUDICARE

Messaggio da agis » mercoledì 31 ottobre 2018, 17:43

Risposta a Nicola: non è neppure che sia bellissimo essere gay o straight o quant'altro. E' bella una certa sensazione che da alcuni è avvertita in modo viscerale (le farfalle nella pancia) da altri in modo respiratorio (quello che i greci chiamavano thauma) e che ha numerosi sottintesi sui quali lascerei volentieri qualcun altro a dilungarsi.
Risposta a project: bella lì :OPPP se la tua "morale gay" fosse "ama e non giudicare" sembreresti finanche più austero di Sant'Agostino: "ama e fa un po' ciò che vuoi". Sul problema del giudizio mi piacerebbe ti dilungassi un po' di più. Così magari alla tua personale "critica della ragion pura" ci pensi un po' da te ^_^. Dai che ce la fai! ^_^

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