GAY O ETERO?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5948
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

GAY O ETERO?

Messaggio da progettogayforum » lunedì 12 luglio 2021, 0:25

Caro Project,
sono reduce da un’avventura che sembrava esaltante ma che alla fine si è rivelata profondamente deludente. Ti devo dire che ho 24 anni e che leggo il forum di Progetto almeno da otto anni. Beh, tu dai una definizione di gay che è basata sull’idea dell’innamoramento e non sul sesso e in pratica escludi dalla categoria gay quelli che fanno sesso coi ragazzi ma non se ne innamorano. All’inizio, e anzi fino a pochissimi mesi fa, il tuo discorso mi sembrava molto ideologico, un po’ come se tu volessi sublimare troppo, un po’ come se tu volessi mettere l’essere gay su un piano affettivo più che sessuale. Io ho sempre pensato che dove c’è interesse sessuale, alla fine c’è pure interesse affettivo, perché per me è sempre stato così e pensavo che fosse così anche per tutti gli altri ragazzi, gay e non. Questa è la premessa della storia che serve per capire con che spirito ci sono entrato.

Sto finendo la facoltà di ingegneria a Roma e tra poco (ci vorrà quasi un anno penso) prenderò la laurea quinquennale. Non sono entusiasta della scelta che ho fatto, ma non posso certo cambiare strada adesso. Tra i miei colleghi ce ne stava uno, che chiamerò Giano (e capirai subito il perché), col quale ho preparato diversi esami, perché è un ragazzo serio (nello studio) e tutto sommato ha dei ritmi di lavoro simili ai miei. Giano è etero, di questo non avevo mai avuto dubbi, ha una ragazza, che chiamerò Camilla, e tutto il tempo che non passava con me a studiare lo passava con Camilla. Di Camilla parlava poco, era riservato sulle questioni affettive, e con me parlava solo di esami e di studio.

Io non sono originario di Roma, ma a Roma i miei mi hanno preso in affitto un mini-appartamento che non è un gran che sotto nessun punto di vista, ma ha il vantaggio di essere molto vicino all’università. Nel mio corso di laurea siamo in pochi e c’erano già gruppi e gruppetti che si erano assemblati da sé. Né io né Giano facevamo parte di qualcuno di questi gruppetti, con gli altri colleghi ci prendevamo poco, “ciao, buongiorno a buonasera” e finiva lì, cioè non siamo mai usciti con qualcuno dei gruppi storici organizzati. Io studiavo costantemente con Giano almeno da un anno e con lui mi ero sempre trovato bene, anche perché è un gran bel ragazzo, anche se purtroppo è etero. Ci vedevamo a lezione, poi lui veniva a casa mia, mangiavamo in modo molto rapido e ci mettevamo giù a studiare fino alle sette del pomeriggio, poi lui se ne andava da Camilla. Si ripeteva sempre lo stesso copione da mesi. La sua presenza fisica mi piaceva ma c’erano dei limiti invalicabili. Va detto che Giano non sapeva nulla di me e che io mi ero guardato molto bene dal fare con lui un discorso chiaro.

Una sera, finite le ore di studio, mi dice: “Posso rimanere qui da te stanotte?” Io gli chiedo: “Ma non devi andare da Camilla?” Lui mi risponde: “Camilla è partita per l’Erasmus.” Al che io mi limito a dirgli che se vuole può certamente restare da me e che in questo modo si potrà studiare molto di più. Dormiamo insieme nella stessa stanza, perché ci sono due lettini, anche se uno è solo un deposito di carte e impicci vari.

Giano è una presenza gradevole, si dà da fare, cucina, lava i piatti e così la sua presenza a casa mia diventa rapidamente la regola. Effettivamente si studia molto di più e il clima diventa più sciolto e cameratesco. Lui non sa di me e con me si comporta in modo molto disinvolto, io penso che forse tra etero si fa così e comunque mi tengo a distanza, poi comincia a parlare anche di sesso, all’inizio di ragazze, solo di ragazze, ma poi comincia a fare discorsi strani. Io cerco di non lasciare correre troppo la fantasia ma lui comincia a venirmi appresso come in genere i ragazzi fanno con le ragazze, apparentemente in modo timido, ma con la sicurezza di fondo di chi sa come probabilmente le cose andranno a finire. Mi chiedevo se lui avesse capito che mi piaceva molto, ma in ogni caso un etero è un etero e non volevo certo ripetere una storia gay-etero, come quella che avevo passato alcuni mesi prima.

Giano non mi aveva mai chiesto se avevo una ragazza perché era evidente che non c’era nessuna ragazza nella mia vita e questo fatto molto probabilmente gli aveva fatto capire come stavano le cose. In certi momenti si permetteva dei gesti di intimità con me che io gradivo ma che mi gettavano nella confusione. Non capivo che cosa Giano stesse cercando. Camilla era in Erasmus ma lui non la chiamava al telefono. Lei lo chiamava ma con chiamate brevi. Giano non si ritirava mai in disparte per parlare con Camilla. Mettendo insieme tutti questi elementi ho cominciato a chiedermi che cosa potesse passare per la mente di Giano e ho cominciato a pensare che forse non era proprio etero, ma magari era bisex, però dire bisex non è come dire gay. Insomma l’idea che lui fosse o potesse essere bisex mi complicava molto le cose e mi sentivo frenato come prima e peggio di prima.

Poi Giano, in qualche modo, è uscito allo scoperto e ha cominciato a dirmi che lui era etero, ovviamente, ma che sentirsi anche un po’ libero con un ragazzo non vuol dire affatto essere gay. Lui mi voleva coinvolgere ma io resistevo, perché non volevo essere il suo giocattolo “quando la ragazza non c’è”. Alla fine, giocando giocando ha cominciato a corteggiarmi placcandomi stretto e lì le mie difese sono cadute. Abbiamo passato una notte di sesso al limite dell’incredibile, lui era coinvolto eccome e non si faceva pregare e lì ho pensato che uno coinvolto fino a quel punto non può essere bisex ma può essere soltanto gay.

Dopo la prima notte folle di sesso, io mi aspettavo che lui andasse in crisi per avere tradito la ragazza, ma per lui una ragazza “si tradisce solo con un’altra ragazza!” e quindi il fatto di avere fatto sesso con me non lo turbava minimamente. Avrei voluto chiedergli se si sentiva gay o almeno se mi voleva bene, ma entrambe le cose mi sembravano fuori luogo. Era evidente che era contento di stare con me ma non capivo che valore questo fatto potesse avere per lui. Col passare del tempo ha finito per accettare le mie coccole e per farmi lui le coccole e insieme si stava bene. Ormai vivevamo proprio come una classica coppia gay innamorata.

Più i giorni passavano, più si avvicinava il ritorno di Camilla dall’Erasmus e più l’umore di Giano cominciava a incupirsi. Una mattina, a cinque giorni dal rientro di Camilla, lo vedo che sta impacchettando tutta la sua roba e mi dice che deve andare via, che è meglio che vada via, che questa parentesi deve essere chiusa e che è meglio per tutti chiuderla definitivamente, poi mi dice che io l’ho insidiato con la scusa dello studio e l’ho portato a fare cose che lui non avrebbe mai voluto fare, mi dice che io l’ho portato a “tradire” la sua ragazza, e questa volta usa proprio quel verbo, mi dice che gli ho rovinato la vita ma che la colpa è stata solo sua perché lui si è lasciato abbindolare mentre avrebbe dovuto capire che quelli come me sono pericolosi.

Se n’è andato sbattendo la porta, l’ho rivisto solo da lontano all’università ma ha fatto finta di non conoscermi. Quando mi vede gira al largo. Project, come ci sono rimasto te lo puoi immaginare, in pratica avevo rivissuto la mia precedente relazione gay-etero che era finita in niente, ma la prima volta non c’era stato sesso, con Giano c’è stato. Non mi dispiace per me ma per lui. Giano era etero? Francamente non lo penso affatto. Secondo me si rovinerà la vita e la rovinerà anche a Camilla. Non capisco proprio i suoi modi di ragionare. Un ragazzo etero nel vero senso della parola può arrivare a vivere quello che c’è stato tra noi? Secondo me è proprio impossibile. Di ragazzi etero ne ho conosciuti tanti ma era proprio una musica del tutto diversa, pensavano alla ragazza 24 ore al giorno e non avrebbero mai cercato di fare sesso con un ragazzo gay. Però è pure vero che se lui fosse stato veramente gay, cioè fosse stato un gay che si innamora di un ragazzo, le cose sarebbero andate in un modo completamente diverso. Secondo me Giano non è capace di fare una scelta che sia veramente sua. Quello che ha vissuto con me avrebbe dovuto aprirgli definitivamente gli occhi e invece non è successo affatto così, non ha avuto il coraggio di andare contro corrente e si è fatto schiacciare da quello che gli altri si aspettavano da lui. Ma come fa uno a stare con una ragazza se non ne è innamorato? Come può accettare di fingere per tutta la vita? Io sono gay ma non ho mai imbrogliato nessuno e soprattutto non starei mai con un ragazzo che non mi piace. Io le pressioni sociali le ho sentite eccome, ma non mi posso vendere l’anima per quello che dice la gente.

Project, adesso ho capito che cosa intendi quando dici che è gay solo un ragazzo che “si innamora di un altro ragazzo”, andare a letto insieme non basta affatto.

Lao
Messaggi: 126
Iscritto il: domenica 19 luglio 2015, 20:41

Re: GAY O ETERO?

Messaggio da Lao » lunedì 12 luglio 2021, 17:52

Beh, che dire, è una storia estremamente spiacevole per il ragazzo che l'ha raccontata. In ogni caso è stato meglio che il sedicente "insidiato" sia sia bruscamente dileguato: non vale la pena dedicare se stessi a chi disconosce ciò che è e ciò che fa. L'autore della mail è giovane, gli auguro di trovare la persona giusta. Intanto ne ha guadagnato in consapevolezza e non è cosa da buttare a mare.

Rispondi