Dubbi sul reale orientamento sessuale.
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Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Ciao Angelo,
permettimi di sottolineare due punti: Innanzitutto l’orientamento sessuale, quello vero, quello di fondo, non si cambia per tutta la vita, quindi è impossibile DIVENTARE gay, a parte il fatto che essere gay è una questione assolutamente non riducibile ad un’esperienza sessuale, ci sono moltissimi etero (i cosiddetti etero curiosi) che provano più volte esperienze sessuali gay, tanto che qualche volta ne diventano dipendenti, ma non diventano certamente gay per questo, la loro affettività è totalmente dedicata alla donne e per loro i ragazzi sono solo un “surrogato delle donne”. L’orientamento sessuale non è l’imprinting. Un ragazzino preadolescente con una sessualità esclusivamente imitativa può subire gli effetti di un imprinting gay, ma una persona sessualmente adulta (e a 16 anni si è già perfettamente adulti sessualmente) se è etero resta etero qualsiasi esperienza faccia. Ma è proprio l’idea che l’orientamento sessuale sia solo una questione di sesso tecnico che non ha senso, gli equilibri affettivi vanno molto al di là della sessualità. Lo ribadisco nella maniera più netta: l’orientamento sessuale non si apprende e non cambia, è quello che è, ha una base genetica-epigenetica, non è un fatto culturale, è anche per questo che molta omofobia è stata creata su basi del tutto false: l’omosessualità non si contagia e non si apprende, “nessuno diventa gay”! Un concetto del genere è del tutto fuori della realtà! Lo sottolineo, perché un ragazzo con DOC a tema gay, leggendo il tuo post può andare nel panico, ma il concetto di base, cioè che si possa “diventare gay” è del tutto irrealistico.
Da quello che scrivi, comunque, è evidente che sei eterosessuale, perché la tua sessualità etero è matura, ha una dimensione affettiva e non è ridotta a pura tecnica sessuale, mentre gli interessi gay sono trasgressivi e sostanzialmente ansiogeni e disturbanti.
permettimi di sottolineare due punti: Innanzitutto l’orientamento sessuale, quello vero, quello di fondo, non si cambia per tutta la vita, quindi è impossibile DIVENTARE gay, a parte il fatto che essere gay è una questione assolutamente non riducibile ad un’esperienza sessuale, ci sono moltissimi etero (i cosiddetti etero curiosi) che provano più volte esperienze sessuali gay, tanto che qualche volta ne diventano dipendenti, ma non diventano certamente gay per questo, la loro affettività è totalmente dedicata alla donne e per loro i ragazzi sono solo un “surrogato delle donne”. L’orientamento sessuale non è l’imprinting. Un ragazzino preadolescente con una sessualità esclusivamente imitativa può subire gli effetti di un imprinting gay, ma una persona sessualmente adulta (e a 16 anni si è già perfettamente adulti sessualmente) se è etero resta etero qualsiasi esperienza faccia. Ma è proprio l’idea che l’orientamento sessuale sia solo una questione di sesso tecnico che non ha senso, gli equilibri affettivi vanno molto al di là della sessualità. Lo ribadisco nella maniera più netta: l’orientamento sessuale non si apprende e non cambia, è quello che è, ha una base genetica-epigenetica, non è un fatto culturale, è anche per questo che molta omofobia è stata creata su basi del tutto false: l’omosessualità non si contagia e non si apprende, “nessuno diventa gay”! Un concetto del genere è del tutto fuori della realtà! Lo sottolineo, perché un ragazzo con DOC a tema gay, leggendo il tuo post può andare nel panico, ma il concetto di base, cioè che si possa “diventare gay” è del tutto irrealistico.
Da quello che scrivi, comunque, è evidente che sei eterosessuale, perché la tua sessualità etero è matura, ha una dimensione affettiva e non è ridotta a pura tecnica sessuale, mentre gli interessi gay sono trasgressivi e sostanzialmente ansiogeni e disturbanti.
BLOG PROGETTO GAY http://progettogay.myblog.it/
BLOG STORIE GAY http://nonsologay.blogspot.com/
SITO PROGETTO GAY https://sites.google.com/site/progettogay/
STORIE GAY E NON SOLO https://gayproject.wordpress.com/
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Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Questa volta mi par di essere d'accordo con Project Angelo. Lui fa a mio avviso un po' di confusione tra i concetti di (omo)sessualità e di (omo)affettività che, come anche il tuo caso mi par dimostri, possono essere tranquillamente tenuti distinti ma, ciò detto, le preferenze sessuali viste come frame di fondo possono evolvere in funzione dello sviluppo mentale e/o delle esperienze all'interno di quel frame ma certamente non le cambi. Se ti piacciono entrambe le cose non è che una volta provato il pene non avrai più occhi e bocca che per quello. Continuerai, salvo demenze pre-senili, a ricordarti tranquillamente anche della vagina. Piuttosto, rispetto a persone più focalizzate in senso gay o etero, potrai provare un senso di privazione di una parte del tuo vissuto sessuale che io, ad esempio, pur essendomi accompagnato anche con tre ragazze in età giovanile, non provo minimamente essendo molto più orientato in senso gay rispetto a te
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Buongiorno a tutti.
Credevo che l'orientamento sessuale non fosse fisso per l'intero arco della vita ma fosse soggetto a variazioni dato che ci sono periodi in cui provo maggiore attrazione per le ragazze e viceversa.
Per Project sono eterosessuale, per Agis sono "orientato in senso gay".
Penso che entrambi abbiate fondamentalmente ragione perché se fossi realmente eterosessuale, non proverei attrazione per i ragazzi, non li guarderei al mare e soprattutto non mi ecciterebbe l'idea di praticare loro sesso orale.
Dovessi classificare il mio orientamento sessuale mediante la scala Kinsey, lo classificherei al 2° posto in quanto ritengo di essere "prevalentemente eterosessuale, ma con una forte componente omosessuale".
Credevo che l'orientamento sessuale non fosse fisso per l'intero arco della vita ma fosse soggetto a variazioni dato che ci sono periodi in cui provo maggiore attrazione per le ragazze e viceversa.
Per Project sono eterosessuale, per Agis sono "orientato in senso gay".
Penso che entrambi abbiate fondamentalmente ragione perché se fossi realmente eterosessuale, non proverei attrazione per i ragazzi, non li guarderei al mare e soprattutto non mi ecciterebbe l'idea di praticare loro sesso orale.
Dovessi classificare il mio orientamento sessuale mediante la scala Kinsey, lo classificherei al 2° posto in quanto ritengo di essere "prevalentemente eterosessuale, ma con una forte componente omosessuale".
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Manco mal Angelo il buon vecchio Alfred torna ancora comodo per una visione schematica anche se successivi a lui sono concetti come il continuum e la fluidità. Se tu sei 2 io potrei esser 5 perché quei baci che a te non sembrano garbare se pensi di doverteli scambiare con un ragazzo a me non disturbarono affatto nel mio rapporto con le ragazze anche se sul piano del drive non erano fonte di eccitazione. C'è una miriade di fattori personali che rimane fuori da ogni possibile labeling. Più dunque che sapere se sei un 2 o quant'altro mi sembra più importante che la tua attuale ragazza sia "il tuo tipo" e ti soddisfi tanto su un piano fisico e sessuale quanto su un piano affettivoAngelo ha scritto:Buongiorno a tutti.
Credevo che l'orientamento sessuale non fosse fisso per l'intero arco della vita ma fosse soggetto a variazioni dato che ci sono periodi in cui provo maggiore attrazione per le ragazze e viceversa.
Per Project sono eterosessuale, per Agis sono "orientato in senso gay".
Penso che entrambi abbiate fondamentalmente ragione perché se fossi realmente eterosessuale, non proverei attrazione per i ragazzi, non li guarderei al mare e soprattutto non mi ecciterebbe l'idea di praticare loro sesso orale.
Dovessi classificare il mio orientamento sessuale mediante la scala Kinsey, lo classificherei al 2° posto in quanto ritengo di essere "prevalentemente eterosessuale, ma con una forte componente omosessuale".
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Non credo che qualcuno abbia dimostrato che l'orientamento sessuale sia predeterminato geneticamente. E' probabile che concorrano sia fattori genetici che ambientali. Del resto i geni non sono fissi ed immutabili, ma nel tempo, come insegna la teoria dell'evoluzione, subiscono cambiamenti.
L'omosessualità esclusiva si riscontra in poche specie viventi, tra le quali l'uomo. In natura prevale la bisessualità. Quindi l'ambiente diventa un fattore tutt'altro che marginale nell'orientare le scelte degli individui, per lo meno in quelli dove vi è ambivalenza.
L'omosessualità esclusiva si riscontra in poche specie viventi, tra le quali l'uomo. In natura prevale la bisessualità. Quindi l'ambiente diventa un fattore tutt'altro che marginale nell'orientare le scelte degli individui, per lo meno in quelli dove vi è ambivalenza.
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Ciao Agis.
Ci sono periodi in cui il mio orientamento lo classificherei al 2° posto, altri al 4°. Comunque come hai ben detto, se le mie fantasie omosessuali diventassero realtà, non mi dimenticherei né della vagina né del seno perché mi eccitano troppo per cadere nel dimenticatoio
Ci sono periodi in cui il mio orientamento lo classificherei al 2° posto, altri al 4°. Comunque come hai ben detto, se le mie fantasie omosessuali diventassero realtà, non mi dimenticherei né della vagina né del seno perché mi eccitano troppo per cadere nel dimenticatoio
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Well said Angelo!
Altra cosa abbastanza ovvia e banale è che non basta etichettarsi in un certo modo per sentirsi automaticamente e genericamente condizionati ai rapporti che in quelle definizioni sembrerebbero impliciti. Anche definizioni allargate come quella del continuum rimangono su un piano individuale mute per quella che può essere la gestione peculiare a ciascuno di noi degli aspetti visivi, prossemici, cinesici e cenestesici di tutte quelle relazioni in cui si intenda piacevolmente ridurre od annullare gli spazi di sicurezza. In questo senso rimango convinto che non se la cavava peggio Platone con la sua storiella semplicistica del Simposio di noi con le nostre 100.000 nominalistiche definizioni degne di un teologo bizantino che lasciano il tempo che trovano nella ricerca di ciò che ci sia gradevole e/o complementare. Questo però bisogna dirlo molto piano prima che salti su quello che strilla: Aaaaagiiis! Omofobo! Represso! Eterodiretto! Eteronormativo! Vecchia talpa invidiosa, livorosa e traditriceeeeee!!!
Altra cosa abbastanza ovvia e banale è che non basta etichettarsi in un certo modo per sentirsi automaticamente e genericamente condizionati ai rapporti che in quelle definizioni sembrerebbero impliciti. Anche definizioni allargate come quella del continuum rimangono su un piano individuale mute per quella che può essere la gestione peculiare a ciascuno di noi degli aspetti visivi, prossemici, cinesici e cenestesici di tutte quelle relazioni in cui si intenda piacevolmente ridurre od annullare gli spazi di sicurezza. In questo senso rimango convinto che non se la cavava peggio Platone con la sua storiella semplicistica del Simposio di noi con le nostre 100.000 nominalistiche definizioni degne di un teologo bizantino che lasciano il tempo che trovano nella ricerca di ciò che ci sia gradevole e/o complementare. Questo però bisogna dirlo molto piano prima che salti su quello che strilla: Aaaaagiiis! Omofobo! Represso! Eterodiretto! Eteronormativo! Vecchia talpa invidiosa, livorosa e traditriceeeeee!!!
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Ben detto Agis!
L'importante è che ciascuno di noi viva serenamente la propria sessualità.
Vi ringrazio per le risposte e un saluto a tutti i membri del gruppo!
Buona serata!
L'importante è che ciascuno di noi viva serenamente la propria sessualità.
Vi ringrazio per le risposte e un saluto a tutti i membri del gruppo!
Buona serata!
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Grazie a te Angelo. Rinnovo naturalmente l'invito a scaricarti for free il Manuale di Project. Personalmente l'ho già letto in passato in due diverse occasioni sottoponendolo al vaglio della critica più spietata che mi fosse personalmente possibile e le parti per cui non ho trovato obiezioni di sorta da muovere sono proprio quelle relative alla bisessualità ed alla analisi ed alla disamina della condizione gay dei tempi in cui eravamo giovani noi. La seconda che ho detto non riveste particolare interesse se non come curiosità storica per te e la tua ragazza. La prima invece potrebbe anche interessarVi Già anni fa, in un altro thread che dovrei andare a ricercare, avevo scritto dello "strano caso di Isaac". Son ben lontano dal numero e dalla sistematicità dei casi affrontati da Project ma, in vent'anni precisi di navigazione, qualche "caso" è capitato anche a me. Ciao!
Re: Dubbi sul reale orientamento sessuale.
Ciao Angelo, non so ti interessi ancora ricevere opinioni in merito alla tua domanda, in ogni caso provo a dire la mia. Leggendoti, pur senza conoscere a fondo questi argomenti, mi sono fatto l'idea che tu sia un bisessuale “sbilanciato” sul versante etero.
E' solo la mia opinione, prendila per quello che vale, però ho la sensazione che non ci sia molta chiarezza intorno alla tua conoscenza del tuo lato gay. Precedentemente hai scritto che credi che la pornografia possa aver influenzato la tua sessualità, ma sinceramente sono molto scettico su questo. Penso che la sessualità sia prevalentemente predeterminata e che l'influenza ambientale, ammesso che ci sia, sia molto, molto limitata. Hai scoperto porno gay perché quella parte di te già esisteva, l'istinto ha chiamato e sei andato a cercatelo, non credo che sia stato il porno a venire da te.
Un'altra cosa mi ha lasciato perplesso: da come hai descritto le tue fantasie, penso che non ci sia alcun dubbio sull'esistenza della tua componente sessuale gay. Però hai affermato in maniera netta che non ti piacerebbe per niente essere coinvolto affettivamente con un uomo, che troveresti ripugnante l'idea di baciare un ragazzo. Ripugnante addirittura. Io magari sarò un po' scontato nel mio modo di vedere le cose, ma credo che praticare sesso orale a un uomo sia “leggermente” più “compromettente” che baciarlo in bocca. Ed è qui che mi pongo qualche domanda. Per quanto mi riguarda sono sempre stato gay al 100%, quindi il pensiero di avere rapporti sessuali con una donna non mi sfiora proprio, nel senso che mi lascia del tutto indifferente, più che farmi schifo. Allo stesso modo non mi suscita niente, se non appunto indifferenza l'idea di baciare una donna. Ma non mi farebbe schifo, non mi farebbe nulla semplicemente. Mi domando come tu possa desiderare così ardentemente il corpo maschile, ma respingerlo nel momento di creare un legame affettivo. Secondo me potresti anche avere una componente affettiva in chiave gay, come potresti anche non avercela, lascio aperta ogni ipotesi perché ognuno è un mondo a sé, ma penso che tu abbia ancora dei pregiudizi verso l'affettività gay e dovresti lavorare su quello, perché se non dissipi questa nebbia non potrai mai capire se effettivamente verso gli uomini c'è solo attrazione fisica o altro. In sostanza, finché c'è quest'idea che baciare un uomo ti faccia schifo, non potrai vedere la cosa con obiettività, laddove potresti dire “mi piace” oppure “mi lascia indifferente”.
Tuttavia non posso nasconderti che approfondire questo aspetto possa essere più doloroso che utile per te probabilmente, infatti hai detto di trovare disturbante l'idea che esista in te una componente gay, ma a questo punto non sono più nemmeno sicuro che la tua repulsione verso la potenziale affettività gay sia dettata da un pregiudizio o dalla paura di perdere l'equilibrio “eterocentrato” che hai trovato e che stai vivendo, o entrambe le cose. Ti lascio comunque questo spunto di riflessione, per quello che vale.
Un saluto
E' solo la mia opinione, prendila per quello che vale, però ho la sensazione che non ci sia molta chiarezza intorno alla tua conoscenza del tuo lato gay. Precedentemente hai scritto che credi che la pornografia possa aver influenzato la tua sessualità, ma sinceramente sono molto scettico su questo. Penso che la sessualità sia prevalentemente predeterminata e che l'influenza ambientale, ammesso che ci sia, sia molto, molto limitata. Hai scoperto porno gay perché quella parte di te già esisteva, l'istinto ha chiamato e sei andato a cercatelo, non credo che sia stato il porno a venire da te.
Un'altra cosa mi ha lasciato perplesso: da come hai descritto le tue fantasie, penso che non ci sia alcun dubbio sull'esistenza della tua componente sessuale gay. Però hai affermato in maniera netta che non ti piacerebbe per niente essere coinvolto affettivamente con un uomo, che troveresti ripugnante l'idea di baciare un ragazzo. Ripugnante addirittura. Io magari sarò un po' scontato nel mio modo di vedere le cose, ma credo che praticare sesso orale a un uomo sia “leggermente” più “compromettente” che baciarlo in bocca. Ed è qui che mi pongo qualche domanda. Per quanto mi riguarda sono sempre stato gay al 100%, quindi il pensiero di avere rapporti sessuali con una donna non mi sfiora proprio, nel senso che mi lascia del tutto indifferente, più che farmi schifo. Allo stesso modo non mi suscita niente, se non appunto indifferenza l'idea di baciare una donna. Ma non mi farebbe schifo, non mi farebbe nulla semplicemente. Mi domando come tu possa desiderare così ardentemente il corpo maschile, ma respingerlo nel momento di creare un legame affettivo. Secondo me potresti anche avere una componente affettiva in chiave gay, come potresti anche non avercela, lascio aperta ogni ipotesi perché ognuno è un mondo a sé, ma penso che tu abbia ancora dei pregiudizi verso l'affettività gay e dovresti lavorare su quello, perché se non dissipi questa nebbia non potrai mai capire se effettivamente verso gli uomini c'è solo attrazione fisica o altro. In sostanza, finché c'è quest'idea che baciare un uomo ti faccia schifo, non potrai vedere la cosa con obiettività, laddove potresti dire “mi piace” oppure “mi lascia indifferente”.
Tuttavia non posso nasconderti che approfondire questo aspetto possa essere più doloroso che utile per te probabilmente, infatti hai detto di trovare disturbante l'idea che esista in te una componente gay, ma a questo punto non sono più nemmeno sicuro che la tua repulsione verso la potenziale affettività gay sia dettata da un pregiudizio o dalla paura di perdere l'equilibrio “eterocentrato” che hai trovato e che stai vivendo, o entrambe le cose. Ti lascio comunque questo spunto di riflessione, per quello che vale.
Un saluto