forse è vero non ero cotto come avete descritto tu e geogio, purtroppo però ho la tendenza a perdere la testa per qualcuno in men che non si dica...spesso penso "basta che qualcuno mi caghi un po' e mi dia qualche attenzione che io partirei subito per la tengente" e purtroppo è vero, basta un niente che a me mi circuisci subito. Non so il perchè, io non riesco ad essere distaccato in situazioni che si fanno interessanti durante la conoscenza, credo che mi si mischi il lato ormonale con quello affettivo e non ci capisco più molto.
Tu dici "amo proprio amare"...bè vedi, io mi son inventato un mio proverbio: se in due ci si innamora reciprocamente, si chiama amore, se ad innamorarsi è uno solo e non ricambiato si chiama disastro. Non tanto per il male e le fasi di sconforto che ne possono venire fuori, ma per il fatto che per me o la cosa è condivisa o non ha senso. Non sto a elencarti le volte che mi sono innamorato e mai ricambiato dalla persona desiderata, o le volte che qualcuno che a me non piaceva, si è invece cotto/a per me...tutte situazioni che si, ti fanno crescere e imparare ma alla lunga fanno solo male...non capisco perchè si dice che il dolore fortifica, sarà anche vero ma di certo la felicità è molto meglio!
Ecco questa me la segno forte, perchè è da troppo che io lo penso. A me farebbe piacere avere un bel lavoro o farsi la casa propria, ma fin da bambino ho sempre sentito che la riuscita affettiva sarebbe stato il mio obiettivo primario nella vita. Se mi chiedete di scegliere tra tutto e avere una relazione solida, io scelgo la seconda ed è per questo che spesso sbando (credo). Non capisco perchè uno che ha i soldi, o il lavoro, o lo studio come ambizione principale, è vezzeggiato da tutti, uno che cerca l'Amore al posto di quello elencato prima, viene visto come uno stolto e incoraggiato a modificare.derkleineBaum ha scritto:E in questo momento per me, realizzarsi, vuol dire anche questo. Non solo lo studio, il lavoro, ma trovare qualcuno con cui condividere un po’ di felicità e di infelicità.