GAY E FANTASIE FRUSTRATE: VEDERE E NON TOCCARE

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GAY E FANTASIE FRUSTRATE: VEDERE E NON TOCCARE

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 17 maggio 2023, 19:18

Caro Project,
salto i preamboli, se ti scrivo vuol dire qualcosa, e vengo subito al fatto. Ho 22 anni. Frequento una facoltà scientifica che mi piace molto. Se l’università è per me fonte di soddisfazioni, perché le cose di studio vanno bene, è pure fonte di frustrazioni, perché qui c’è tanto da vedere, da perderci gli occhi, ma poi finisce tutto lì: vedere e non toccare! Stamattina a lezione c’erano due ragazzi proprio bellissimi, uno biondo con gli occhi celesti e sempre sorridente e un altro castano ma con uno sguardo dolcissimo. Io seguivo un po’ la lezione e un po’ mi giravo a guardarli, sempre con la paura che cogliessero il mio sguardo. Sento gente che dice che il medioevo è finito e che dovrei darmi da fare, ma la paura di perdere la testa per un etero ce l’ho eccome. Fedi e fedine sono diventate quasi un’ossessione. A lezione c’è un bel clima, molto cameratesco, però non siamo veramente amici, parliamo di questioni di studio, di esami, di professori, ecc. ecc., ma l’università non crea rapporti veramente nuovi, almeno a me non è successo. Ci sono gruppi di amici, ma erano amici pure prima e anzi lo erano e lo sono soprattutto fuori, o forse io sono proprio un orso delle caverne. Devo stare pure molto attento perché ci sono pure le ragazze, un po’ devo dare corda alle ragazze per non essere etichettato, ma senza esagerare. Ce n’è una che mi viene appresso e che mi sarebbe anche simpatica, ma il rischio che possa capire male è molto concreto e non voglio creare illusioni di nessun genere. Io sento proprio la presenza fisica dei ragazzi, specialmente di alcuni che tengo sott’occhio da mesi, loro (sono due), con me parlano, scherzano pure qualche volta, però loro fanno parte di un gruppo e in pratica per loro quel gruppo è tutto. Oggi mi sono avvicinato mentre parlavano della palestra e delle loro attività sportive. Hanno chiesto a me se io facevo sport, ma ho risposto di no allargando le braccia, come se la colpa fosse solo dello studio. Speravo che mi proponessero di andare in palestra con loro, ma non è successo. Tra i miei colleghi ce ne sono tre che secondo me potrebbero essere gay, perché parlano poco e non bazzicano ragazze, ma, a parte il fatto che fisicamente non mi attirano proprio, provare ad attaccare discorso sarebbe complicatissimo. C’è un ragazzo che mi piace moltissimo, ma ha una ragazza fissa. Questo ragazzo con me ci parla spesso e volentieri, e in pratica è sempre lui a prendere l’iniziativa. All’inizio lo avevo classificato come probabile, ma con la sua ragazza ha atteggiamenti così affettuosi e immediati, che l’ho spostato nella lista degli impossibili. E poi siamo piuttosto pochi e le probabilità sono basse. Vedere e non toccare! Essere immerso in questo ambiente così narcotizzante in un certo senso è bellissimo, ma è anche deprimente. Qui nessuno parla mai di gay, ma nemmeno di politica, qui si parla solo di cose tecniche, come se il mondo finisse lì. Mi sogno i ragazzi tutte le sere: sogno bellissimo e risveglio tristissimo perché ti accorgi che era solo un sogno. Ce lo avrò mai un ragazzo vero? Uno che mi piaccia e che voglia stare veramente con me? In passato passavo ore e ore sulle chat a caccia di ragazzi, ma poi non combinavo nulla, nemmeno per paura, o forse un po’ per la paura delle malattie, ma proprio perché non riuscivo a perdere la testa per persone che non conoscevo se non per delle presentazioni quasi sempre irrealistiche per non dire del tutto false. Prima pensavo che l’università sarebbe stata il mio trampolino di lancio anche nella vita gay, ma adesso l’obiettivo e posticipato a quando lavorerò. Per il momento si studia, ma si fa solo quello. Qualche volta mi sento complessato, un po’ da meno rispetto agli altri, etero e non, perché loro una vita sessuale vera ce l’hanno, io invece l’aspetto e rischio di aspettarla all’infinito. Adesso ti lascio, se ti va, metti pure questa mail nel forum.

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