GAY E ANSIA
Re: GAY E ANSIA
bè devo dire che a gio92 che quello che ha raccontato l'ho sentito molto vicino, non ho passato tutto quello che ha passato lui ma una cosa simile!
anzi rileggendo la sua storia mi son ricordato di tutto quello che ho passato, tutto il malessere fisico e mentale che ho subito!
certo ha ragione barbara dipende anche dall'ambiente in cui uno si trova se è favorevole o meno!
il problema anzi la mia paura più grande che si sta avverando ma me lo ripeto da quando ero piccolo che già vedevo il mondo e lo analizzavo per quello che era realmente e per quello che stava succedendo a noi!
io credo che il problema più grande adesso siamo noi!
in senso tutti i problemi che abbiamo e tutto il marciume dipende da ognuno di noi dalle nostre azioni da quello che facciamo ogni giorno!
ormai credo sia creato un circolo vizioso una catena senza fine!
ho una grande paura che tra non molti anni ci rinchiuderemo tutti in noi stessi e se uno dopo non parla più, e immagazzina accumulla tutto alla fine scoppia!
allora mi chiedo cosa succederà dopo!
io davvero sono preoccupato per tutto quello che sta accadendo!
forse sarò troppo ansioso o troppo pessimista ma credo che stiamo sottovalutando tutti i reali problemi, quelli nostri e quelli di voi adulti!
se si andrà avanti così ho paura che succederà qualcosa di irreparabile, una ferita inguaribile! spero di sbagliarmi!
anzi rileggendo la sua storia mi son ricordato di tutto quello che ho passato, tutto il malessere fisico e mentale che ho subito!
certo ha ragione barbara dipende anche dall'ambiente in cui uno si trova se è favorevole o meno!
il problema anzi la mia paura più grande che si sta avverando ma me lo ripeto da quando ero piccolo che già vedevo il mondo e lo analizzavo per quello che era realmente e per quello che stava succedendo a noi!
io credo che il problema più grande adesso siamo noi!
in senso tutti i problemi che abbiamo e tutto il marciume dipende da ognuno di noi dalle nostre azioni da quello che facciamo ogni giorno!
ormai credo sia creato un circolo vizioso una catena senza fine!
ho una grande paura che tra non molti anni ci rinchiuderemo tutti in noi stessi e se uno dopo non parla più, e immagazzina accumulla tutto alla fine scoppia!
allora mi chiedo cosa succederà dopo!
io davvero sono preoccupato per tutto quello che sta accadendo!
forse sarò troppo ansioso o troppo pessimista ma credo che stiamo sottovalutando tutti i reali problemi, quelli nostri e quelli di voi adulti!
se si andrà avanti così ho paura che succederà qualcosa di irreparabile, una ferita inguaribile! spero di sbagliarmi!
Re: GAY E ANSIA
Credo che lo conforto e il vedere un futuro pieno di problemi sia una delle conseguenza dell'ansia. L'ansia non ti permette di cogliere gli esempi di vita serena che pure ci sono, ti porta a vedere più nero di quanto potresti fare.
Ma se tu inizia a sospettare che è così, forse puoi ripetere a te stesso che si tratta appunto di un'esagerazione di negatività.
Un pò come quando guardi un insetto al microscopio: anche se lo vedi enorme "sai" che è piccolo.
L'ansia si può addomesticare , ridurre, gestire. Il fatto stesso di non evitare le situazioni che ti mettono ansia, ma di affrontarle nonostante tutto, è il modo migliore per essere più forte di lei.
Ma se tu inizia a sospettare che è così, forse puoi ripetere a te stesso che si tratta appunto di un'esagerazione di negatività.
Un pò come quando guardi un insetto al microscopio: anche se lo vedi enorme "sai" che è piccolo.
L'ansia si può addomesticare , ridurre, gestire. Il fatto stesso di non evitare le situazioni che ti mettono ansia, ma di affrontarle nonostante tutto, è il modo migliore per essere più forte di lei.
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Re: GAY E ANSIA
Interessante argomento; a dire la verità non ho mai pensato che i miei attacchi di tachicardia (parecchio fastidiosi devo dire) non c'entrassero nulla con la mia omosessualità, invece capitando l'ultimo anno di liceo, tra tensione di esami e presa di coscienza definitiva di me stesso, sicuramente essi c'entravano.
Ora invece mi capitano molto più di rado (anzi è da un bel po' che non ne ho), ho detto a qualcuno di me (soprattutto mia madre) sono più tranquillo. Però ho paura di affrontare le cose che capitano con un eccessivo disinteresse, proprio per non starci male o soffrire; non so quanto sia positivo.
Ora invece mi capitano molto più di rado (anzi è da un bel po' che non ne ho), ho detto a qualcuno di me (soprattutto mia madre) sono più tranquillo. Però ho paura di affrontare le cose che capitano con un eccessivo disinteresse, proprio per non starci male o soffrire; non so quanto sia positivo.
Velle parum est: cupias ut re potiaris oportet (Ov. Ex Ponto I 1, 35)
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Re: GAY E ANSIA
Ciao Torry,
beh, l’ansia al di là delle manifestazioni psicosomatiche più evidenti produce anche forti condizionamenti psicologici, ma in genere è governabile, quando si esce da stati ansiosi forti neppure ci si rende conto di uscirne progressivamente ma giorno dopo giorno si riguadagna la normalità della vita. Certo, l’omosessualità vissuta in situazioni difficili è ansiogena e non poco, ma è possibile razionalizzare le situazioni, cercare di vederle con distacco, non farsi dominare dalle paure. La razionalità non è una rinuncia all’emotività ma un modo sano di viverla superando l’ansia che spesso l’accompagna. È razionalità il cercare di procedere su basi concrete per costruire passo passo il proprio futuro, il che è cosa diversissima dal rinunciare ai propri desideri. È razionalità non finire preda delle malinconie e di interminabili elucubrazioni solitarie con le quali non si crea nessun rapporto umano vero. È razionalità fare delle scelte e spesso anche delle rinunce sulla base della propria scala di valori senza cercare di perseguire obiettivi inconciliabili o irreali. Tutto questo richiede coraggio ma è un passo verso una vita migliore.
beh, l’ansia al di là delle manifestazioni psicosomatiche più evidenti produce anche forti condizionamenti psicologici, ma in genere è governabile, quando si esce da stati ansiosi forti neppure ci si rende conto di uscirne progressivamente ma giorno dopo giorno si riguadagna la normalità della vita. Certo, l’omosessualità vissuta in situazioni difficili è ansiogena e non poco, ma è possibile razionalizzare le situazioni, cercare di vederle con distacco, non farsi dominare dalle paure. La razionalità non è una rinuncia all’emotività ma un modo sano di viverla superando l’ansia che spesso l’accompagna. È razionalità il cercare di procedere su basi concrete per costruire passo passo il proprio futuro, il che è cosa diversissima dal rinunciare ai propri desideri. È razionalità non finire preda delle malinconie e di interminabili elucubrazioni solitarie con le quali non si crea nessun rapporto umano vero. È razionalità fare delle scelte e spesso anche delle rinunce sulla base della propria scala di valori senza cercare di perseguire obiettivi inconciliabili o irreali. Tutto questo richiede coraggio ma è un passo verso una vita migliore.
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Re: GAY E ANSIA
Sono d'accordo con quello che scrivi, però la mia era un preoccupazione per il futuro... sono razionalissimo, anche troppo. Ma sento che spesso le cose mi passano sopra senza lasciare alcun segno, non sono ansioso, ma mi sembra che magari questo potrebbe portare a disinteressarmi un po' troppo di tutto.
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Re: GAY E ANSIA
beh devo dire che non pensavo che ci fossero così tante persone con il mio stesso problema...è da un pò di tempo che non riesco più ad avere una visione positiva del futuro e credo sia dovuto alla repressione che ho fortemente accumulato negli anni...legata non solo al problema dell'omosessualità ma a un generale senso di inferiorità nei confronti degli altri, a cominciare da mio padre al quale ho sempre guardato come un modello irrangiungibile, con la paura che non sarebbe mai stato fiero di me (ovviamente tutti pensieri dovuti solo alla mia scarsa autostima). Leggendo il post di gio92 mi ci sono in parte ritrovato anche se fortunatamente non ho mai raggiunto certi livelli di ansia...in effetti la tua forza è davvero ammirevole Giò!!!...nelle ultime sere ne ho parlato in chat con diversi ragazzi e ora mi sento un pò meglio!!! ; c'è stato un periodo in cui pensavo di essere diverso dai miei amici perchè non riuscivo a essere estroverso...forse perchè non potevo parlare dei miei problemi a differenza di loro...ho fatto tante ipotesi a riguardo senza giungere mai a una conclusione. Quel che è certo è che ora i ragazzi del forum mi conoscono meglio dei miei più vecchi amici ed è una sensazione nuova e fantastica per me perchè finalmente c'è qualcuno con cui non ho paura di parlare, dopo 20 anni di timore...spero di poter fare anch'io qualcosa per aiutare voi così come voi avete aiutato me...il progetto è la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi 10 anni!!! FORZA RAGAZZI!!!!l'ansia si combatte!!!non dobbiamo arrenderci!
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Re: GAY E ANSIA
mouse123 ... beh non ti nascondo che leggere quello che hai scritto mi ha fatto una bellissima impressione!! e ci tengo a dirtelo!!!
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Re: GAY E ANSIA
grazie mouse123 sentire queste parole sono come carezze!
grazie davvero anche io cercherò di portare un pò di allegria e serenità dato che mi sono trasformato in cupido!
allora rinnovo anche io forza ragazzi! non arrendetevi!
ribellatevi viva la revolution!
peace and love! ciaos a tutti dal vostro amato cupido!
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Re: GAY E ANSIA
="Torrismondo"]sento che spesso le cose mi passano sopra senza lasciare alcun segno, non sono ansioso, ma mi sembra che magari questo potrebbe portare a disinteressarmi un po' troppo di tutto.
La prima cosa che mi viene in mente è che viviamo in una società dove siamo eccessivamente abituati a “ragionare” sulle cose , a spaccare il capello in quattro e cercare il perché e il percome di tutto. Siamo invece molto meno abituati ad esprimere le emozioni per come le sentiamo .
Vi è mai capitato di sentirvi chiedere: “Ma sei arrabbiato?” e di rispondere “ No! Il fatto è che….ecc.ecc” invece di ammettere : “SI !!! Lo sono!”?
Insomma spesso e volentieri ci viene spontaneo NON essere spontanei , e quindi ci controlliamo , ci controlliamo , finché un giorno magari … esplodiamo! oppure, come dici tu, Torris , ci allontaniamo dalle nostre stesse emozioni e la vita diventa un po’ troppo amorfa , come se fosse senza colore.
Ma anche questo commento, in fondo, non è sempre un “ragionamento” ?
Ad esempio ,quando scriviamo qui , riusciamo davvero a dire le cose che abbiamo dentro come viene viene, oppure di nuovo ci costruiamo sopra un bel castello di pensieri fino a seppellirle del tutto?
Sappiamo che ci sono modi di esprimerci che danno più voce alla nostra parte destra del cervello (quella più intuitiva ) rispetto alla sinistra (quella più razionale). Ma quanto tempo nella nostra giornata dedichiamo a cose come ascoltare musica, dipingere o disegnare, , scrivere poesie o storie, danzare, fare teatro, ecc ecc , cose che ci mettono più in contatto con le nostre emozioni ?
La prima cosa che mi viene in mente è che viviamo in una società dove siamo eccessivamente abituati a “ragionare” sulle cose , a spaccare il capello in quattro e cercare il perché e il percome di tutto. Siamo invece molto meno abituati ad esprimere le emozioni per come le sentiamo .
Vi è mai capitato di sentirvi chiedere: “Ma sei arrabbiato?” e di rispondere “ No! Il fatto è che….ecc.ecc” invece di ammettere : “SI !!! Lo sono!”?
Insomma spesso e volentieri ci viene spontaneo NON essere spontanei , e quindi ci controlliamo , ci controlliamo , finché un giorno magari … esplodiamo! oppure, come dici tu, Torris , ci allontaniamo dalle nostre stesse emozioni e la vita diventa un po’ troppo amorfa , come se fosse senza colore.
Ma anche questo commento, in fondo, non è sempre un “ragionamento” ?
Ad esempio ,quando scriviamo qui , riusciamo davvero a dire le cose che abbiamo dentro come viene viene, oppure di nuovo ci costruiamo sopra un bel castello di pensieri fino a seppellirle del tutto?
Sappiamo che ci sono modi di esprimerci che danno più voce alla nostra parte destra del cervello (quella più intuitiva ) rispetto alla sinistra (quella più razionale). Ma quanto tempo nella nostra giornata dedichiamo a cose come ascoltare musica, dipingere o disegnare, , scrivere poesie o storie, danzare, fare teatro, ecc ecc , cose che ci mettono più in contatto con le nostre emozioni ?
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Re: GAY E ANSIA
Troppo considerando che suono!barbara ha scritto:Ma quanto tempo nella nostra giornata dedichiamo a cose come ascoltare musica, dipingere o disegnare, , scrivere poesie o storie, danzare, fare teatro, ecc ecc , cose che ci mettono più in contatto con le nostre emozioni ?
Credo che la tua analisi sia corretta, ma per chi è razionalissimo è difficile togliersi questo modus vivendi
Ultima modifica di Torrismondo il giovedì 10 novembre 2011, 22:06, modificato 1 volta in totale.
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