GAY IN STAND BY

Caro Project, hai fatto un gran lavoro che è veramente utile, o almeno per me lo è stato! Leggendo forum e manuale mi sono reso conto non solo di non essere la mosca bianca o meglio la pecora nera, ma di far parte di un mondo serio. Ho messo da parte paure e stereotipi e ho cominciato a ragionare col mio cervello. Più leggi, più cresci e più diventi autonomo: ho finito io per provare pena per tutti quelli che sparano sentenze senza sapere nemmeno di che cosa stanno parlando. L’ignoranza è il peggiore dei mali!
Comunque, adesso, a 25 anni, sono ormai fuori della palude. So quello che voglio, ma so pure che le storie di coppia hanno ben poco a che vedere coi sogni e coi desideri. Fino a questo momento ho provato delle forti simpatie per un ragazzo e solo per quello, ma non mi sono sentito veramente portato a cercare di costruire una vita insieme con lui. Lui è un ragazzo ok sotto tutti i punti di vista, e non ho proprio nulla da rimproverargli, ma non riesco a pensare ad una vita in comune con lui per una ragione molto prosaica, non mi sento veramente attratto sessualmente verso di lui. Mi sembra che lui sia attratto da me e ha fatto di tutto per smuovere la mia lentezza, poi quando ha capito che non sarebbe cambiato nulla, piano piano ha mollato la presa. Adesso ci sentiamo ogni tanto, ma lui ha un altro ragazzo e io ne sono felice per lui e per me.
Questa storia, praticamente l’unica storia con un po’ di concretezza in tutta la mia vita, mi porta a pensare che, come ho rifiutato lui, così potrei rifiutare chiunque, perché probabilmente ho collocato troppo in alto l’assicella delle mie aspettative. Capisco che ogni rapporto di coppia, in fondo, si basa su un compromesso, ma io non riesco ad accettare l’idea di stare con un ragazzo che non mi attira sessualmente, quella componente è essenziale, se dicessi il contrario mi sentirei un ipocrita. Fino adesso ho passato la vita a studiare e spero di trovarmi alla svelta un lavoro come piace a me. Anche in questo sono molto selettivo, ho in calendario una serie di colloqui di lavoro e anche alcuni concorsi, ma non ho alcuna esperienza del mondo del lavoro e sto cercando solo adesso di capire come muovermi. Ho mantenuto un buon rapporto con uno dei miei ex colleghi dell’università, che è il tipico buon amico etero che mi invita a uscire con la sua ragazza il pomeriggio e mi dice di portare anche la mia ragazza, ragion per cui è igienico lasciare cadere la cosa ed evitare contatti troppo ravvicinati. Un ragazzo che mi piace veramente c’è, ha 22 anni e ci siamo conosciuti per puro caso, almeno così sembra, perché ho avuto l’impressione che lui abbia fatto di tutto perché quel puro caso si realizzasse. Lui mi piace molto. Le pochissime volte che mi sono trovato fisicamente vicino a lui mi sono sentito in un imbarazzo tremendo e vedevo che anche per lui era più o meno lo stesso. Non ha mai parlato di ragazze, anzi tendeva a stare zitto e a fare parlare me. È dall’anno scorso che si è creato un certo feeling, ci vedevamo se non ogni giorno, quasi, per i viali dell’università e facevamo un po’ di strada insieme, ma adesso io con l’università ho finito e non ho più occasione di vederlo, lui mi ha chiamato un paio di volte per propormi una pizza “in due” ma gli ho detto sempre di no. Ma poi quei no mi si ritorcevano contro. Ma perché gli devo dire di no? Ha tre anni meno di me, ok, e allora? Che devo fare, Project? Lo chiamo? E se poi scopro che è etero al 100% ... beh, è un’altra esperienza fatta, ma potrebbe pure non essere affatto così. Project, lui mi piace, ma proprio tanto, non lo sogno tutte le notti ma prima di addormentarmi resto a fantasticare su di lui e mi immagino che a un certo punto … beh, il resto te lo puoi immaginare. Io quasi quasi lo chiamo, ma perché devo buttare via un’occasione come questa, se poi ho sbagliato tutto non fa niente, almeno so con certezza come stanno le cose. Pensi che sbaglio?