UNA COPPIA GAY LITIGARELLA

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5986
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

UNA COPPIA GAY LITIGARELLA

Messaggio da progettogayforum » martedì 8 dicembre 2020, 13:50

Ciao Project,
ho letto il tuo post “Gay tra conflitti di coppia e rapporti di utilità”, non ti offendere se te lo dico, ma ho fatto una fatica terribile ad arrivare fino in fondo, perché mi sembrava un discorso troppo teorico e anche troppo complicato. C’è stata però un frase che mi ha colpito parecchio, perché corrisponde alla mia esperienza personale: “Lo stallo e l’interruzione del dialogo sono la premessa della rottura formale, alla quale non è però detto che corrisponda una rottura sostanziale, perché il confronto attraverso le parole è una cosa e i sentimenti sono un’altra cosa.” Ecco, è proprio su questo punto che mi vorrei fermare facendo riferimento alla mia esperienza personale.

Io ho 34 anni e il mio compagno e ha 31. Noi siamo la classica coppia litigarella. Non sai quante volte ci siamo mandati sonoramente a quel paese. In quasi 10 anni che siamo stati insieme, forse è più il tempo che abbiamo passato a litigare che quello che abbiano passato a stare veramente insieme, ormai ci siamo creati un arsenale di armi da litigata, cioè di insulti e di cattiverie che ci lanciamo contro quando litighiamo e potrei dire che per noi litigare sia la regola, non l’eccezione. Oggi, forse, la maggior parte delle litigate che ci facciamo sono sfuriate, battibecchi, più alzare la voce per fare un po’ di teatro che altro, ma qualche anno fa ci siamo rinfacciati le peggio cose. Arrivavamo al punto di rottura “formale”, come dici tu, cioè arrivavamo a riprometterci che non ci saremmo più sentiti ed è successo che una volta non ci siamo sentiti per più di due mesi, questo per farti capire che facevamo sul serio. Lui mi accusava di essere un ipocrita, che ormai pensavo ad altri ragazzi e avevo la testa altrove, anche se io non ho mai pensato ad altri ragazzi, ma io lo ripagavo con la stessa moneta, perché ero convinto che mi trascurasse e che tanti di quelli che lui chiamava amici, in realtà non fossero solo amici. E lui invece giurava e spergiurava che erano solo amici.

Tra noi c’è sempre stata una gelosia reciproca notevole, io non ho mai sopportato l’idea di condividere il mio ragazzo con qualcun altro, queste cose non mi piacciono proprio. Io non ti basto? Hai bisogno di altro? E allora Ciao! Te ne trovi un altro ma a me non mi vedi più! Le cose a tre o a quattro non le ho mai sopportate. Però, che in una coppia di ragazzi ci sia gelosia è pure una cosa bella, perché vuol dire che ci si vuole bene. Un innamorato che non è geloso non lo capirò mai. Voglio dire che il litigio per gelosia ci sta, e non mi disturba più di tanto, ma tra noi c’erano anche altri motivi di litigio e in particolare quando ci dicevamo reciprocamente di no. Se sei innamorato di un ragazzo e gli chiedi una cosa, qualunque cosa, ti aspetti una risposta positiva non una cosa del tipo: “Guarda, non mi rompere che oggi c’ho i cazzi miei!” oppure, pure peggio: “Facciamo un’altra volta… dai, adesso no!” è chiaro che se ti senti rispondere così ti girano le scatole e cerchi di vendicarti, perché, Project, queste cose esistono pure quando ci si vuole bene. Ci vogliamo bene, ok, ma se tu fai il deficiente con me io ti devo bloccare, te lo devo fare pesare.

Tu hai scritto da qualche parte che in una coppia che funziona ci deve essere anche il piacere di cedere all’atro, e ci può stare, però ogni tanto qualche piccolo regolamento di conti ci vuole, perché lui deve capire che se vuole fare il piccolo dittatore, io non ci metto niente a mandarlo a quel paese. Non ti dico che cosa succede se una volta non mi va di fare sesso! Provo a spiegarglielo, proprio per fargli capire che non è né un rifiuto né un dispetto, ma lui se la prende a male e comincia proprio a insultarmi e mi dice che lo uso, perché lui non mi dice mai di no, ma se è vero che lui non mi dice mai di no è perché in pratica io non gli chiedo mai niente, mentre lui mi assilla in un modo che lo devo mandare a quel paese per forza. Cioè, voglio dire: se vuoi stare con me mi devi prendere come sono, se no, ciao! Poi ci sono alcuni discorsi che fa che mi mandano in bestia e che sono stati più volte argomento di litigate.

Certe volte comincia così: “Oggi mi piacerebbe fare… a un ragazzo così e così…”, proprio cose sessuali e io allora gli dico: “E fallo, no! Che aspetti?” e da lì un battibecco che non finisce più, perché in quel modo lui mi vuole dire che io non sono all’altezza della sue fantasie e che “quindi” cioè “per colpa” mia, lui ”deve” cercarsi altri ragazzi, e io gli rispondo: “Ma ti sei mai guardato allo specchio? Ma dove lo trovi un altro cretino come me che ti viene appresso?”

Una volta abbiamo litigato di brutto, proprio nei primi tempi, quando ci conoscevamo ancora poco, perché io gli avevo presentato una mia amica e lui pensava che fosse la mia ragazza, o almeno che non fosse solo un’amica ma una scopamica, come si dice oggi. Ma io non ho mai pensato di andare a letto con una donna nemmeno nei miei peggiori incubi, ma lui si era fissato con questa cosa e mi accusava di “tenere un piede in due scarpe”. Adesso si rende conto che una cosa del genere è proprio grottesca, ma allora la considerava realistica.

Abbiamo litigato perché lui considerava troppo arrendevoli i miei atteggiamenti verso i miei genitori, ma anche perché quelle pochissime volte che siamo andati insieme in vacanza ha preteso di scegliere lui dove e quando, ma anche perché usa un dopobarba con un profumo dolciastro che io non sopporto, gli ho chiesto di cambiarlo ma lui se n’è fregato. Lui mi ha accusato di essere viscido e insinuante e io ho accusato lui di essere rozzo e maleducato e qualche volta pure aggressivo e manesco, perché lui è molto più robusto di me e se ne approfitta, cioè mi sovrasta fisicamente.

Abbiamo litigato perché lui è andato spettegolando i fatti nostri a destra e a manca ai suoi cosiddetti amici. Io pettegolezzi non ne faccio, le cose che mi dice me le tengo per me, lui no! Ma non me lo dice, e io vengo a sapere dagli altri che lui ha spettegolato e poi se glielo faccio notare nega tutto, pure l’evidenza. Lui mi accusa di essere un codardo perché non voglio uscire allo scoperto in pubblico, ma non è che lui è dichiarato, no! Anche lui non vuole uscire allo scoperto in pubblico, con gli amici sì, ma sul lavoro non lo farebbe mai, ma si atteggia a dichiarato… e in questo è doppiamente ipocrita perché attribuisce a me un modo di ragionare distorto che è tipicamente suo. Io non sono dichiarato e la cosa mi sta bene così, lui non è dichiarato e fa finta di esserlo! Se non è ipocrisia questa … !

Però abbiamo litigato anche per cose meno nobili, cioè per questioni di soldi. Considera che noi non conviviamo, perché non sarebbe proprio possibile, quindi tra noi non c’è problema di denaro condiviso, ma abbiamo litigato perché siamo due opposti, io sono una formica e lui è una cicala, lui mi dice che sono avaro, anzi, dice spilorcio, e io lo accuso di buttare i soldi dalla finestra atteggiandosi a gran signore con gli amici, ai quali paga spesso il pranzo quando escono insieme … e lo credo che quelli non lo mollano, perché hanno trovato il pollo da spennare!

Mi sono sempre chiesto che ci trovo in un cretino come lui … e fosse almeno bello, ma sta sì a no nella media e quando si atteggia a viveur è proprio ridicolo, lui mi dice che non ho il senso poetico della vita… ma il senso di che? Mi dice che non capisco l’arte moderna, che non sono stato mai giovane, che c’avevo una mentalità da vecchio pure a 25 anni. Io gli ho detto: “C’è una cosa che mi piace tantissimo di te… “ Lui si aspettava chissà che cosa, ma gli ho detto: “… mi piace quando fai il musetto di coniglio che è una cosa carinissima!” Lui c’è rimasto male perché è una specie di tic che lui ogni tanto ripete, un po’ anche quando non se ne rende conto, e si è arrabbiato perché pensava che io volessi fargli pesare una cosa che per lui era un difetto … eppure quando fa il musetto di coniglio è effettivamente carinissimo.

Gli avevo detto che non mi piacciono i tatuaggi e lui non ne aveva … mi sembra che dire a uno che non ha tatuaggi che non mi piacciono i tatuaggi sia un apprezzamento … o no? E dopo una settimana si è fatto fare un tatuaggio in un posto un po’ delicato, io gli ho chiesto perché lo aveva fatto e lui, da quell’ipocrita che è, mi ha detto che quel tatuaggio ce l’aveva da tanto tempo, ma vuoi che io non sappia se il mio ragazzo ha o non ha un tatuaggio in un punto come quello? Questo per dire quanto è ipocrita.

Dice di me che sono trascurato nel vestire e nella cura della persona, io sono il tipo jeans e maglietta, e giubbotto d’inverno, lui no! Deve fare il fico per forza e butta quattrini, quelli che ha e pure quelli che si fa prestare dai genitori (senza mai restituirli). Ma io dico: il ragazzo ce l’hai! Mica devi andare a rimorchiarne un altro! Una volta gli ho detto: “Guarda, è meglio che non andiamo a convivere (e non ci andrebbe mai perché si sputtanerebbe in pubblico!) perché se ti pensi che le camicie te le stiro io hai proprio sbagliato indirizzo! Se vuoi la colf te la paghi!”

Lui ha dei modi di fare che mi irritano, però diciamo che è il meno peggio dei ragazzi che ho incontrato. Lui non è vendicativo, io invece sì! Noi siamo come un cane grosso, lui, e un cane piccolo io! Io lo sto sempre a mozzicare ma lui non reagisce e la zampata non me l’ha mai data, è un fanfarone, un venditore di fumo, aggredisce solo a parole e a parolacce, ma poi se lo scorda. Se gli fai la predica gli entra da un orecchio e gli esce dall’altro, gli passa come l’acqua fresca. Però una cosa buona ce l’ha, se ha l’occasione per farmi nero, cioè per farmi proprio a pezzi non lo fa, aspetta la mia reazione, e se vede che mi può fare proprio male, si ferma. Cattiverie vere non me ne ha mai fatte, non mi ha mai sputtanato di brutto nemmeno quando lo avrebbe potuto fare.

Di lui c’è una cosa che non sopporto e cioè il fatto che usa un linguaggio troppo diretto, cioè parla di sesso in termini molto espliciti, non solo quando siamo solo noi due, ma anche quando c’è gente, e soprattutto parla di sesso usando un gergo da video porno, e questo mi dà un fastidio terribile, mi dice che proprio in questo lui mi vede ipocrita perché io le cose le faccio ma non lo voglio dire, mentre lui non ha nessuna paura di dirle (ovviamente sempre e solo ai suoi amici quando va spettegolando). A me piace avere un po’ di privacy, per lui non è così. Poi io non sopporto i suoi amici, mi adatto a vederli ogni tanto, ma non mi piacciono, sono tutti come lui, per loro vedersi tra amici è una po’ come andare a una recita, escono insieme come se andassero al teatro ma non a vedere una commedia, ma proprio a recitarla, e poi vedessi gli atteggiamenti da intellettuali che leggono due libri a settimana! Io leggo pochissimo o meglio niente! Anche loro non leggono niente ma sembra che campino di libri. Io di amici ne ho solo due e li sento pure poco, perché devo lavorare e il tempo che mi resta lo voglio dedicare al mio ragazzo e anche un po’ ai miei genitori che non sono il top ma ormai sono vecchi e hanno accettato la mia situazione, o almeno non mi creano problemi, prima lo facevano, ma adesso non più, e poi nemmeno prima creavano problemi, erano solo preoccupati perché si pensavano che uno se è gay deve andare in giro col sedere di fuori e deve parlare in falsetto. Lui invece i suoi non li vede mai, o meglio li vede la solo per chiedergli soldi da buttare dalla finestra per le cose più assurde.

Un’altra cosa mi viene in mente adesso: io ho una macchina vecchia e scassatissima che dentro è tutta piena di immondizie, bottiglie di plastica, carte unte di tutti i tipi, confezioni vecchie di patatine, ecc. ecc.; la sua macchina invece è proprio un oggetto di culto, per lui, ovviamente. La prima volta che mi ci ha fatto salire sembrava che mi stesse facendo una concessione straordinaria, io sono entrato dentro e subito di ha detto di non sbattere lo sportello, appena sono entrato ho sentito una puzza chimica terribile e gli ho detto: “Che è questa puzza terribile?” E si è arrabbiato, perché ha detto che era un deodorante costosissimo! (Subito l’occasione per mettere i puntini sulle i!) Io sono sceso subito perché mi stavo asfissiando e allora è sceso anche lui e mi ha cominciato a spiegarmi dei cerchi in lega e di tante altre diavolerie, ma l’ho stoppato subito e gli ho detto: “A me tutte queste cose mi sembravo solo stronzate!” E lui m’ha fatto una sfuriata … in pratica mi ha proprio cacciato a pedate, con un insulto che usa spesso: “Come cavolo ho fatto a mettermi con un morto di fame come te!”

Qui però ti devo spiegare che lui non mi chiama morto di fame perché lui è ricco e io no, perché lui non è ricco per niente e nemmeno la famiglia, siamo più o meno gente dello stesso livello. Lui mi chiama morto di fame nel senso di avaro, spilorcio, uno che si comporta da morto di fame pure se morto di fame non è. Questo per farti capire. A Natale scorso m’ha regalato una custodia per il telefonino rosa e con i cuoricini sopra e io gli detto sghignazzando: “Questa la usi tu! Dillo che te l’hanno consigliata gli amici tuoi!”. Ce ne vuole di pazienza con lui! Non è cattivo, ma non è manco buono, è uno a metà, così, un po’ sì e un po’ no, però ormai ci siamo creati un modo di vivere tutto nostro. Io gli posso perdonare tutto, o quasi, solo non sopporterei che si mettesse con un altro. Il tradimento proprio no! Mi manderebbe in bastia! Però ormai sono passati dieci anni e non c’è stato niente di simile e allora penso che me lo terrò così, e poi anche lui deve avere una certa pazienza per sopportarmi perché vuole essere accudito in tutto e io non lo tratto mai come il principe azzurro, perché non lo è, e gli faccio vedere che è uno qualunque e che quando si atteggia a uno superiore fa proprio pena, però, Project, lui è il MIO ragazzo! E dimmi che è poco!

Umbertino
(così mi chiamavano da bambino! E mi è rimasto pure da grande.)

p. s.: Project, non ti arrabbierai mica perché ho detto che scrivi cose pallose … perché è vero! Però continua a scrivere che io leggo sempre, però non ti dimenticare che coppie come la mia esistono eccome!

Lao
Messaggi: 126
Iscritto il: domenica 19 luglio 2015, 20:41

Re: UNA COPPIA GAY LITIGARELLA

Messaggio da Lao » martedì 8 dicembre 2020, 15:41

Mi sembra il sequel di "Casa Vianello" o di "Tom & Jerry". Bambinate e cortocircuiti della comunicazione che non solo si autoalimentano da ambo le parti, ma sono voluti. Un clima simile per me non sarebbe sopportabile. Ma, chissà, senza queste scintille quotidiane il fuoco del loro rapporto si sarebbe già spento da tempo.
Mi sembra inoltre di capire che il fatto di essere una coppia (o in coppia, piuttosto che soli) sia più importante delle tante scaramucce collezionate. Se i due ragazzi riescono ad abitare in questo bizzarro equilibrio, tanto meglio per loro.

Rispondi