EX COPPIE GAY: IL DOPO

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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EX COPPIE GAY: IL DOPO

Messaggio da progettogayforum » martedì 26 gennaio 2021, 2:44

Caro Project,
ho letto il manuale Essere Gay ed è stata una lettura estremamente interessante, c’è un approccio scientifico serio alle questioni legate alla vita dei gay, ma non voglio parlare con te di cose troppo importanti, vorrei chiederti invece un consiglio concreto su come comportarmi col mio ex-boyfriend che ha interrotto i rapporti con me da quasi un mese. Il discorso ti sembrerà strano ma è reale, forse è visto un po’ troppo dal mio punto di vista, però ti racconto esattamente quello che penso.
Sono un 34enne piuttosto tranquillo che, molto semplicemente, non si era mai dato troppo da fare per cercarsi un compagno, in un certo senso avevo dato per scontato che non ne avrei mai trovato uno e mi ero adattato a questa idea senza troppi problemi. So che è difficile crederci ma è esattamente così. Poi ho incontrato Giacomo (nome di fantasia) che ha due anni meno di me e lui si è innamorato di me, o almeno io pensavo che fosse così. Io gli volevo bene ma non saprei dire se mi ero innamorato di lui, perché queste espressioni sono perentorie e totalizzanti ma nello stesso estremamente vaghe se non addirittura vuote. Siamo arrivati a fare sesso insieme, per me era la prima volta, per lui certamente no. Ci siamo arrivati lentamente ma in modo spontaneo, io ero più restio, ma con lui non c’è stato nessun imbarazzo. Stavamo bene insieme sotto il profilo sessuale anche se lui era un po’ troppo pressante secondo il mio stile di vita, però ci stavo bene perché tra noi non c’era solo sesso, parlavamo molto, ci capivamo e alla fine ero arrivato a pensare che in effetti non eravamo poi così diversi uno dall’altro. Non c’era possessività reciproca, non avevamo doveri uno verso l’altro ma stavamo bene così. Poi lui ha avuto altre storie, quando è successo, paradossalmente, io ne sono stato felice sia perché lo vedevo contento sia perché, perdonami l’espressione, mi ero liberato di lui, che in qualche modo, proprio a causa della sua insistenza, era diventato anche un problema perché trovare un punto di equilibrio tra il mio e il suo modo di vedere le cose non era facile per niente e le incomprensioni e le lunghe pause cominciavano a diventare frequenti. Non entro nei dettagli per rispetto della sua privacy. A me stava benissimo che lui avesse un’altra vita, ma dopo lunghe peripezie ha finito per stancarsi dei suoi partner, o forse si era invaghito di persone impossibili ed è rimasto deluso e allora ha ricominciato a cercarmi, però mi ripeteva sempre che non era innamorato di me e che era solo una questione di sesso. All’inizio io pensavo che prima o poi il nostro rapporto avrebbe assunto anche per lui un significato affettivo, ma col tempo mi sono accorto che non era così, che il dialogo non c’era più e che l’unico punto di contatto tra noi era rappresentato dal sesso, e anche nel sesso doveva essere tutto a modo suo, non nel senso di cose strane ma nel senso di solo sesso tecnico, senza affettività, senza coccole. Io ho cercato di prendere le distanze, gli ho detto di no un paio di volte e lui mi ha detto che si era stancato di me ed è sparito. Io non l’ho richiamato per un mese, ma tra qualche giorno è il suo onomastico e io avevo pensato di mandargli almeno un sms di auguri, però onestamente non so che fare. Mi piacerebbe che si mantenesse un rapporto ma non vorrei che si rientrasse nel solito meccanismo. Io penso che questa sia in pratica l’ultima possibilità non dico di ricostruire qualcosa ma di lasciarsi in modo meno drastico. Lui è un bravo ragazzo, e lo stimo molto da tanti punti di vista, anche se penso che, proprio perché lui mi ripete sempre che non è innamorato di me, forse non ha nemmeno senso provare a mantenere un rapporto. Certe volte penso che per lui potrei essere più un peso che una presenza positiva, proprio come lui è stato per me forse più una preoccupazione che un sogno d’amore. Però, nonostante tutte queste perplessità sostanziali, almeno dal mio punto di vista, il nostro rapporto ha avuto un significato profondo, perché almeno all’inizio ci capivamo. Resta comunque da parte mia una stima profonda, in qualche modo gli voglio bene e non riesco a considerarlo come una persona estranea, non era il ragazzo adatto per me, ammesso che ne esista uno, ma era un ragazzo onesto, serio, il sesso, con lui, non era mai una recita, forse lo era un po’ per me. Ma perché si deve dare sempre per scontato che fare sesso sia in ogni situazione la cosa più importante? Questo non l’ho mai capito. Lui mi sentiva impacciato, troppo facilmente rinunciatario, pensava che io mi facessi scrupoli morali o cose del genere ma in realtà io avrei voluto una sessualità più tranquilla e almeno un po’ di affettività. Io avevo paura delle malattie e questo mi frenava molto e lui non lo accettava. Insomma, Project, penso che comunque non lo dimenticherò, perché in pratica lui è stato il mio unico partner e aggiungo, probabilmente l’unico ragazzo al quale in qualche modo ho voluto bene, e dopo di lui ho proprio messo da parte l’idea di cercare altri ragazzi. Qualcosa mi dice che forse con lui sarei stato bene, ma si può stare bene con uno che ti dice che non è innamorato di te? Che ne pensi?

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agis
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Re: EX COPPIE GAY: IL DOPO

Messaggio da agis » mercoledì 27 gennaio 2021, 12:24

Già, già... l'amore un'espressione "vuota" :lol: :lol: :lol: . Come il vuoto spinto di certe... ahem *cof cof* Quousque tandem Vittorine... :evil:

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