UNA COPPIA GAY DI SECONDA SCELTA

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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UNA COPPIA GAY DI SECONDA SCELTA

Messaggio da progettogayforum » domenica 3 ottobre 2021, 22:52

Ciao Project,
salto i convenevoli. Tu che faresti se avessi 30 anni e avessi un debole per un tuo amico col quale hai anche fatto un po’ di sesso, ma lui fosse un amico che forse vuole prendere le distanze da te e che tu forse non vorresti perdere? Che faresti se quel tuo amico compisse gli anni tra una settimana? Gli manderesti un sms di auguri? Io non dico di più, ma proprio un sms di auguri?

Perché io adesso mi trovo in questa situazione, io non sono innamorato del mio amico, cioè non sono innamorato nel senso che se non c’è lui non campo, anzi forse campo pure meglio, però penso che nonostante la sua ruvidezza sia ancora un amico, che cosa lui pensa di me adesso questo proprio non lo so, non so dire se ci capiamo veramente, forse adesso ci capiamo meno di prima, comunque tra noi c’è sempre stata una certa tolleranza reciproca con qualche momento particolarmente importante, lui, a modo suo, un po’ a me ci tiene, o forse ci teneva, e io tengo un po’ a lui, siamo andati avanti anche e forse soprattutto perché tra noi c’era un po’ di sesso, dire che la parte sesso non mi interessa sarebbe ipocrita, però avrei voluto anche altro, dico avrei voluto perché adesso certe volte penso di non volere proprio niente.

Nei suoi confronti vivo un sentimento ambiguo: mi attira ma mi respinge pure. Tanti suoi modi di fare non li sopporto, mi sembrano spropositati, ma altri mi toccano profondamente.

Penso che tra noi il sesso abbia rovinato tutto. Sì, Project, prima uno fa di tutto per arrivarci, e lo abbiamo fatto entrambi, poi ti rendi conto che così finisci per rovinare tutto, che finisce per girare tutto intorno al sesso e tutto il resto sembra essere stato solo una scusa, uno strumento per arrivare al sesso, allora vorresti tornare indietro, ma non si può più tornare indietro. Mi chiedo che cosa stavo cercando e che cosa stava cercando lui quando ci siamo conosciuti.

Ci vantavamo entrambi di non essere come gli altri, di non correre appresso al sesso solo per il sesso, ma alla fine è quello che abbiamo fatto e così abbiamo rovinato tutto, forse no, ma comunque non è più come prima. È vero che anche adesso se c’è un momento di comunicazione forte è proprio quando facciamo sesso, ma poi passa e ti rendi conto che finisce proprio lì.

C’è il fatto che né io né lui abbiamo veramente cercato altri partner, forse lui qualche volta, ma durava poco, quando aveva voglia di sesso veniva da me, quando aveva voglia d’amore pensava ad altri, ma con loro non andava a letto perché con loro sarebbe solo andato a letto e non avrebbe avuto comunque quello che cercava.

Di me non era innamorato, io ero la seconda scelta, quella senza amore, quella solo di sesso, almeno questo era quello che diceva e penso fosse vero. Io sapevo quello che pensava di me, ma sapevo anche che aveva bisogno di me almeno per il sesso e probabilmente perché ero l’unico che a lui ci teneva, anche se al mio posto lui avrebbe voluto qualche altro.

Un altro, al mio posto, lo avrebbe mandato a quel paese, ma io non l’ho mai fatto perché alla fine tornava comunque da me, anche se quando veniva da me io ero molto cauto per paura delle malattie perché non mi fidavo di quello che mi diceva per rassicurarmi e tutto questo a lui dava tremendamente fastidio e così anche il sesso qualche volta cominciava male e finiva peggio e io mi chiedevo: Ma che ci sto a fare qui?

Quando ci siamo conosciuti non avevamo ancora vent’anni e siamo ancora qui, sempre a combattere con le stesse cose. Lui perennemente frustrato e deluso, non nel lavoro, per fortuna, ma nella vita affettiva, io sempre più disilluso, ma alla fine siamo ancora qui. Per quanto mi riguarda credo che non avrò mai un ragazzo come lo voglio io e il discorso vale tale e quale pure per lui. Il nostro stare in qualche modo insieme è palesemente una soluzione di compromesso o meglio di ripiego da entrambe le parti, però alla fine è quello che esiste.

Ci siamo sempre detti le cose in faccia, anche le cose che ti ho scritto qui, e dette anche in modo molto più diretto e aggressivo, almeno a parole. L’idea di perderlo non mi piace affatto. So che probabilmente sarebbe la soluzione migliore sia per me che per lui, ma la sua mancanza la sentirei comunque forte. Mi dispiacerebbe proprio che si fosse perso tutto, temo che possa essere così e non so che cosa fare.

Il suo compleanno e un modo semplice (banale) per dirgli che lo penso ancora, che cosa farà lui non lo so, se non mi risponderà sarà lui ad avere fatto l’ultima mossa, quella decisiva e io l’accetterò, perché posso solo accettarla, se mi risponderà dovrò affrontare mille problemi e lo farò, ma non mi sento di essere io a decidere per il no, perché non è quello che voglio.

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