IL FASCINO DI UN UOMO

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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IL FASCINO DI UN UOMO DOPO ANNI

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 4 ottobre 2023, 23:03

Non mi piacciono i possessivi applicati alla vita emotiva, non direi mai. “il mio ragazzo”, prima di tutto perché non è né mio né di nessun altro, e poi l’espressione ragazzo va bene per certe età della vita, ma in altre si usa in modo molto improprio. Quando penso a quello che gli altri considerano il mio ragazzo, lo chiamo sempre e solo per nome perché è un uomo adulto e l’ho sempre chiamato per nome fin da quando ci siamo conosciuti. Io lo considero un amico vero, o meglio il mio migliore amico. Lo considero un uomo veramente come si deve, è onesto e per me è un punto di riferimento fondamentale. Da lui non mi sento giudicato, o meglio, mi sento giudicato con gli stessi criteri coi quali, in una specifica situazione, io giudico me stesso, in qualche modo lui è la riprova della mia coscienza. Non ci sentiamo molto spesso, non stiamo appiccicati come due fidanzatini, ormai non è più il tempo, io so che per me lui ci sarà sempre e lui sa che per lui io ci sarò sempre, la coscienza di questo fatto è la base stessa del nostro rapporto. Lui è paziente, mai aggressivo. Nessuno di noi due ha mai messo in dubbio la solidità dal nostro rapporto o ha provato a metterlo in crisi. Da lui mi sento gratificato e soprattutto mi sento gratificato dal fatto che sta bene con me, sento di avere un ruolo nella sua vita e so che è una cosa seria, che ormai ha superato la prova degli anni. Per me i momenti più belli sono quando sorride o racconta qualche barzelletta e poi fa la faccia di quello che pensa di avere detto una scemenza. È bello vedere che non ha nessuna fretta di chiudere la telefonata, che è tranquillo, che parla e ragiona in modo pacato, che mi incoraggia e mi sostiene proprio come io cerco di fare con lui. Con gli anni si è creata una reciprocità profonda, diamo valore alle stesse cose e consideriamo banali le stesse cose, in un certo senso siamo cresciuti, cioè siamo maturati come uomini insieme. Nella mia vita lui è il numero uno. Non ho mai pensato che con un altro potrei stare meglio, forse lui lo ha pensato, ma dopo diversi anni stiamo ancora insieme e quando viviamo la nostra intimità c’è ancora la sensazione fortissima di capirsi, di essere in perfetta sintonia. Sento ancora il suo fascino? Direi proprio di sì!

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UNA COPPIA GAY SI RICONCILIA

Messaggio da progettogayforum » domenica 26 novembre 2023, 2:36

Caro Project,
bella la discussione sul fascino di un uomo, l’ho letta tutta di seguito, ma non era molto incoraggiante, c’erano attese, dubbi, incertezze, ecc. ecc., ma mi sarebbe piaciuto trovare anche qualche storia di relazione effettivamente ripresa nel modo giusto, cioè mi sarebbe piaciuto trovare un po’ di entusiasmo e un po’ di cose belle realizzate. Lo dico perché adesso mi sento anche io tutto sul positivo perché la mia storia sta ritrovando una strada positiva, cioè proprio oggi mi sento felice perché ho parlato per un’ora non col mio ex-ragazzo, ma col mio ex-ex-ragazzo, perché anche se non ce lo siamo detto esplicitamente siamo ritornati insieme e le atmosfere sono tornate quelle di un tempo. Adesso mi sento ragazzino di nuovo, un po’ come se fossi al primo amore, ho ritrovato il mio lui, dopo parecchi mesi, né io né lui abbiamo cercato altre soluzioni e scoprire che anche lui aveva intenzione di tornare con me è stato molto bello. La pausa ci ha messi alla prova, ma la prova l’abbiamo superata. Oggi abbiamo parlato tanto come succedeva anni fa, anzi pure meglio, e stavamo bene entrambi. Solo a sentire la sua voce che mi chiamava per nome mi scioglievo come un gelato al sole e mi dicevo che io volevo solo lui e voglio solo lui! Mi ha detto che adesso fa palestra e sta attentissimo all’alimentazione, e che sta pure molto meglio, ha perso peso e si sente molto più agile e dorme meglio, gli avrei voluto chiedere come va la vita sessuale, ma quello lo verificherò direttamente, ma penso che vada tutto bene, perché oggi era contento, niente depressione, nemmeno una minima traccia, e poi niente suscettibilità, che era il suo punto debole, non un suo difetto, perché emergeva solo nei momenti di crisi. Sentirlo tranquillo e soprattutto sentire che la parentesi dell’attesa è ormai chiusa mi dà un senso di sicurezza, di distensione, quasi di ebbrezza. Di lui mi sono sempre fidato, istintivamente l’ho sentito sempre come il mio uomo, non come un mio possesso, ma come compagno ideale col quale in fondo sono cresciuto. Lui mi ha preso sul serio e si è fidato di me ed è diventato il vero centro della mia vita. La sua presenza, per me, non è un capriccio o un gioco, lui non è sostituibile, abbiamo vissuto insieme alcuni anni e non si è mai smentito: sa quello che vuole e quello che non vuole ma non pretende e non chiede nulla, è molto autonomo ma non mi ha mai dimenticato, nemmeno nei periodi di separazione. Io il suo fascino lo sento eccome, pensare che lui adesso c’è di nuovo e che non è un rattoppo di una situazione deteriorata ma solo la ripresa di una relazione che non si era mai interrotta mi tranquillizza e mi rassicura, ma ero già certo fin dall’inizio di come sarebbe andata a finire, ci siamo sempre capiti senza bisogno di parlare troppo. Insomma, Project, oggi ho riscoperto che cosa vuol dire innamorarsi e sentirsi ricambiati! Non vedo l’ora di riabbracciarlo e di poter passare una notte con lui, mi manca troppo, ma adesso so che c’è e che i tempi saranno brevi!

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FELICE DI ESSERE GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 3 dicembre 2023, 3:19

Ciao Project,
a parte progetto, che è un ambiente molto soft in cui nessuno si lamenta mai in modo pesante del proprio ragazzo, posso dire di aver sentito tante volte dei ragazzi vomitare veleno contro i loro ex, un po’ perché si sentono frustrati nel loro orgoglio maschile e un po’ perché dovrebbero ammettere che le colpe non stanno mai da una parte sola, non fosse altro che per il fatto che quando si sentono gli scricchioli di un edificio e non ci si affretta a scappare fuori, bisogna mettere in conto che l’edificio ti possa crollare addosso.
Non è, o meglio non è più il mio stile quello di fare lamentazioni, recriminazioni e prediche moralistiche, l’ho fatto per anni, ma adesso sono cresciuto! Ho avuto le mie esperienze coi ragazzi, poche ma tutto sommato buone. Se si mette sempre l’accento sul negativo e si vantano pretese disattese, delusioni, ecc. ecc., secondo me si nega il positivo che c’è anche in tanti ragazzi che possono avere atteggiamenti arroganti o stupidi, ma che anche se hanno qualche volta atteggiamenti arroganti o stupidi non sono affatto arroganti o stupidi, se ti levi dagli occhi le fette di prosciutto del “capisco tutto io!” e ci metti un po’ di buona volontà per capire chi sono veramente non puoi non rendertene conto. Se mi guardo allo specchio e mi chiedo che cosa possono vedere in me tanti ragazzi che conosco, posso solo concludere che di buono ne vedono proprio poco, perché, salvo rarissime eccezioni, coi ragazzi che non sono proprio amici stretti e anche qualcosa in più effettivamente i rapporti sono superficiali. Il mio ultimo ragazzo col quale non ho del tutto perso i contatti, aveva i suoi difetti, anzi li ha come ce li hanno tutti, ma aveva anche dei pregi, mi stava a sentire, se qualche volta mi ha trattato male, poi si è scusato, cioè ha avuto un comportamento dignitoso, non è mai stato vendicativo dopo qualche mio comportamento stupido (e ne ho avuti di pesanti!), non mi ha fatto pesare le stupidaggini che ho fatto io, di me si è ricordato sempre e solo il positivo (che non è poi moltissimo, perché io sono come si dice a Roma, un po’ rugantino, cioè attaccabrighe e ho anche il difetto di non dimenticarmi facilmente dei torti che subisco). Lui è un ragazzo notevole e mi sopporta, forse perché mi vuole pure bene e poi è proprio bello, sembra un atleta greco, fa sport, sta attento all’alimentazione non beve alcolici e non fuma. Lui si è già laureato e lavora, io ancora sto un po’ indietro ma quando facevo qualche esame e mi andava bene mi faceva proprio tanta festa, era proprio contento e questo è stato per me un’incitazione a studiare. Lui qualche volta mi ha fatto soffrire ma non lo ha fatto per scelta, non poteva fare altrimenti perché mi doveva fermare, o meglio doveva stoppare i miei atteggiamenti da cretino, altre volte però, con me ha alzato la voce, anche in modi che non mi piacevano affatto, ma poi mi ha richiamato dicendo che era fuori fase per altre ragioni. Ancora oggi facciamo schermaglie come due innamorati, che non dovremmo essere, ma non si sa mai, potrebbe pure essere e non mi dispiacerebbe affatto. Siamo come cane e gatto, ma come un cane e un gatto che vanno d’accordo e che sono complici, e ce ne sono. Di lui mi attrae il suo non essere mai prevedibile e pure il fatto che non imbroglia mai, se sbaglia non cerca false giustificazioni, certe volte tende a dare di sé un’immagine parecchio peggiore della realtà. Quando ci siamo conosciuti tra noi è scattato qualcosa che esiste ancora. Io penso ancora che passare tempo con lui è il miglior modo di non sprecare il tempo. Io non lo temo, di altri ragazzi ho avuto paura, o meglio non di loro ma delle loro reazioni. Con lui sto bene, qualche volta sto in imbarazzo perché vorrei parlargli di sesso, insomma coinvolgerlo di più, anche se è già coinvolto, ma un po’ mi vergogno (e lui di questo mi rimprovera) e un po’ mi resta la paura ancestrale di rompergli le scatole. Qualche volta al telefono è brusco ma altre volte invece gioca, scherza, è proprio una forza della natura. Mi preoccupo quando lo vedo accigliato, perché si complessa facilmente e si colpevolizza e quello è il momento in cui mi posso permettere di fargli un complimento sincero, lui ne è contento e si schermisce un po’ e almeno per un po’ non pensa alle malinconie. Ieri sera abbiamo parlato parecchio e sono stato proprio bene, reazioni sessuali comprese, e penso che lui lo abbia capito e ci ha anche scherzato un po’. Io non lo so come sono gli altri ragazzi, quelli che ho conosciuto io non erano niente male, lui poi non si è stato il mio polo di attrazione, dal primo momento mi è sembrato quello giusto per me e non è stato un innamoramento a senso unico. Insomma, spezzo una lancia a favore dei ragazzi che, con tutti i loro difetti, sono una delle pochissime cose che contano veramente nella mia vita e sono felice di essere gay, magari se fossi stato etero sarei stato benissimo anche con una ragazza, ma oggi come oggi mi sento felice di essere gay!

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