RAFFREDDAMENTO DI UNA COPPIA GAY E INCERTEZZA

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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RAFFREDDAMENTO DI UNA COPPIA GAY E INCERTEZZA

Messaggio da progettogayforum » martedì 7 novembre 2023, 22:17

Caro Project, non ti conosco di persona ma ho letto parecchie delle cose che hai scritto e direi che le sento anche mie, qualcuna di più e qualcuna di meno ma le sento sostanzialmente mie.

Oggi parlando col mio compagno l’ho trovato freddo e distaccato, una sensazione strana, se vogliamo non è la prima volta che succede, ma prima, cioè più o meno fino a sei mesi fa, non succedeva mai. Tra noi non è cambiato apparentemente nulla, ci vediamo piuttosto di rado, come prima, ogni tre o quattro settimane, perché viviamo in città diverse, e io penso che il motivo del suo attuale comportamento sia tutto nel fatto che si è stufato di me, non credo nemmeno che abbia un altro ragazzo, prima, quando ne aveva uno, le cose tra noi andavano benissimo comunque, ma adesso semplicemente non sente più la mia presenza.

Il mese scorso sono stato da lui, come abbiamo sempre fatto, ma non parlava di sesso, non manifestava nessun segno di coinvolgimento, mentre le altre volte succedeva sempre, voglio dire che non era mai in erezione e anche quando ce ne siamo andati a letto, più per superare l’imbarazzo che per altro, l’erezione era eccezionale, mentre prima era la regola. Non sapevo che fare, gli ho chiesto se ci fosse qualcosa che non andava ma ha detto solo che era stanco e che aveva lavorato troppo, ma non era mai successo prima.

E, a parte il sesso, che praticamente non c’è stato quasi per niente, non abbiamo nemmeno parlato, solo stupidaggini e lamentele per i problemi di lavoro. Noi in genere avevamo una comunicazione seria, ma questa volta niente. In genere era sempre lui a parlare di sesso per primo, adesso che lui non lo fa, perché anche quando si parla al cellulare si parla di tutto, dalla politica alla guerra ma non si parla mai di sesso, è come se si fosse spento l’interruttore e pure io comincio a chiedermi: “Ma che cavolo ci faccio io con lui?” Comincio a sentirlo proprio come un estraneo, medito progetti di vendetta perché mi sento abbandonato senza nessuna dichiarazione di ostilità, in pratica abbandonato di fatto, nonostante un’apparente continuazione del nostro rapporto, che continua così, per modo di dire.

Quando parliamo vorrei che lui parlasse anche di sesso, come faceva prima, quando era praticamente un’ossessione, ma adesso non succede. Ho pensato che lui possa aspettarsi che ne parli io, ma io pure mi sento in imbarazzo. Dovrei prendere l’iniziativa, ma se poi lui si è veramente trovato un altro ragazzo, beh, allora sarebbe meglio, molto meglio che se ne andasse per la sua strada, non per il fatto che si è trovato un altro ragazzo, ma perché questo fatto lo ha definitivamente allontanato da me, cioè lo ha assorbito del tutto, anche se lui assorbito al 100% da una storia con un ragazzo non ce lo vedo proprio, o forse non lo conosco veramente.

Io continuo a sognare che si ricordi di me, perché di lui ho ricordi molto belli, ma il fatto è che sono ricordi, che prima erano il presente ma adesso sono solo il passato. Io continuo a chiamarlo al telefono e qualche volta mi chiama pure lui, ma se gli propongo di vederci, prende tempo, rinvia, non dice di no, dice solo che ha tanto da lavorare, ma prima non era così, prima mi pioveva a casa senza preavviso a qualunque ora del giorno e della notte, è c’era una spinta sessuale forte e reciproca, ma adesso cerca scuse, scappa, non mi dice quello che ha in mente, se provo a insistere taglia corto e mi dice che ha da fare.

Non capisco come possa essere cambiato tutto così rapidamente e così radicalmente. Certe volte mi colpevolizzo, penso che se fa così devo avergli fatto io qualcosa che a lui non è piaciuta affatto, perché non vedo altre possibili ragioni di questo raffreddamento dei rapporti. Quando mi gira male, penso che se le storia deve finire comunque, tanto vale metterci una pietra sopra subito: prima finisce e meglio è, e mi aspetto che effettivamente finisca, ma non finisce, quando passa un po’ di tempo e comincio a pensare che lui non mi chiamerà più, arriva la telefonata, che mi fa indubbiamente piacere, ma poi è una telefonata inconsistente e alla fine ci resto ancora peggio e mi chiedo, ma perché mi chiama solo per lamentarsi del lavoro? E penso che magari ha un altro ragazzo del quale è innamorato perso e col quale fa sesso ma che non lo ascolterebbe se cominciasse a lamentarsi con lui del lavoro e allora chiama me, perché io sono la ruota di scorta, o peggio la discarica, per non dire altro, dove scaricare frustrazioni e ansie.

Non sono arrabbiato con lui, ha il suo carattere, siamo compatibili fino ad un certo punto, ma ci rispettiamo, lui con me non è aggressivo è un bravo ragazzo ma qualche volta non lo capisco proprio. Ok, hai le tue paturnie e i tuoi pensieri, ma dirmi una parola, una sola, per farmi stare tranquillo in fondo non ti costerebbe nulla. Che si fa in queste situazioni? Si butta via tutto o si porta pazienza e si aspetta che il periodaccio passi? Mi sento proprio smarrito, non so proprio che fare. Alla fine non farò niente e cercherò di non fargli nemmeno capire come mi sento, spero solo che la cosa non duri troppo perché potrei non reggere troppo a lungo. Tu che faresti, Project?

Alyosha
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Re: RAFFREDDAMENTO DI UNA COPPIA GAY E INCERTEZZA

Messaggio da Alyosha » mercoledì 8 novembre 2023, 13:24

Rispondere così è un po' complicato perché il racconto è libero e non c'è possibilità di un'interazione. La prima domanda che farei è da quanto dura il rapporto e da quando si è incrinato.
Volendo fare dei discorsi più generali trovo legittima la richiesta di attenzioni e la preoccupazione per il cambiamento. La relazione per altro mi è parso di capire sia una relazione a distanza, per cui è fisiologico quando ci si incontra di persona avere in testa il sesso. Però farlo diventare il tema predominate mi pare un eccedere dall'altro lato. Potrebbe sentirsi "usato", non visto rispetto ad un particolare periodo di stress.
La domanda però è un'altra, almeno quella che farei a me stesso: ho progetti in comune con questa persona? Di qualsiasi tipo intendo. Le coppie hanno bisogno di progettualità condivisa, che è un processo di trasformazione, ma che avviene come coppia. La mancanza di questa progettualità alla lunga crea distacco. Il tempo, gli interessi, le difficoltà di vita sono tutte cose che tendono a dividere la coppia, per tenerla assieme assolutamente il sesso come collante, perché altrimenti non sarebbe una coppia, ma non basta per affrontare i cambiamenti esistenziali diciamo così. Intendendo con ciò quei twist che ognuno nella sua vita attraversa e che costituiscono cambiamenti di volta. Passaggio dal liceo all'università, lavoro, malattia, innamoramento, lutti ecc.
Mi chiedo soltanto perché pensi immediatamente che ci sia un altro e non per esempio una piccola depressione sotto traccia o un entusiasmo che si è affievolito per altre ragioni. Prima di continuare ad investigare mi interrogherei sul mio grado di coinvolgimento e quanto sia effettivamente disposto a fare il salto di qualità per così dire. L'intimità è una cosa che ha a che fare anche con il sesso, ma è innanzitutto uno spazio di fragilità, di nudità, chi si mostra fragile o viene accolto o si chiude a riccio e a quel punto la distanza non fa che aumentare.
Separerei il momento in cui si parla si sesso da quello in cui parlate dei problemi e lascerei dello spazio "caldo" fra i vostri corpi, comunque accogliente e disponibile. Il rischio è di sentirsi usati come fonte di soddisfazione delle pulsioni dell'altro.
L'alternativa che abbia un altro è tutta possibile, non lo conosco affatto, come non conosco te. In questo tuttavia nascondersi dietro un dito non ha molto senso. Se credi il problema sia quello la soluzione è fuor di dubbio più dolorosa, ma molto più semplice. Come tu stesso puoi constatare ci si separa in tanti modi e se il rapporto è volto alla sua conclusioni si fa finta di continuare a stare assieme, ma è nella sostanza finito.

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Re: RAFFREDDAMENTO DI UNA COPPIA GAY E INCERTEZZA

Messaggio da progettogayforum » venerdì 10 novembre 2023, 10:30

L’autore del post di apertura di questa discussione mi ha chiesto di inserire questo post.

@Aliosha
Ciao Alyosha, mi sono accorto che non ho scritto che ho 32 anni, lui ne ha uno di meno e stiamo insieme da 10 anni. Tu parli di progetto comune ma in certi casi ti accorgi che c’è poco da progettare e che puoi solo vivere alla giornata, tra alti e bassi, come tra le onde del mare in tempesta. Lui ha i suoi progetti, se li ha, cosa della quale sono tutt’altro che sicuro. Io ho i miei progetti, mi piacerebbe eccome avere progetti in comune, ma lui vive giorno per giorno, almeno in queste cose, prima lo faceva anche con lo studio e col lavoro, ma in quelle cose poi il progetto non solo lo ha avuto ma lo ha realizzato. Come fai a progettare qualcosa con un ragazzo che rifiuta a priori l’idea di progettare e di pianificare la vita affettiva e che anzi scappa davanti a questa idea? Io che cosa sono disposo a fare? Bella domanda! Quando si sta in due le scelte non sono mai autonome, se lo vedessi di nuovo partecipativo come è stato fino a poco fa, mi farei portare dall’entusiasmo ma oggi come oggi con quell’atmosfera freddina e autunnale, beh, mi sento congelato pure io.

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