Sto leggendo un libro di sociologia delle sessualità: "Sesso, sé e società" di Cirus Rinaldi, Mondadori università, 28 euro.
I primi paragrafi parlano ad ampio raggio e con fonti ben documentate di tutti quegli scritti anacronistici sette-otto-novecenteschi che cita e traduce Project sul forum, dal latino o dall'antico italiano (o altre lingue).
È interessante leggere come la medicina moderna abbia innovato e purtroppo regolato la definizione dei comportamenti sociali sessuali. Prima infatti, la gestione della sessualità era affidata solo a codici medievali o ecclesiastici. Dico purtroppo, perché l'errore della moderna medicina, anche se l'autore sostiene in parte non voluto, fu quello di creare rigide categorie sessuali avallate da dati statistici e casi concreti, di definire neologismi sessuali specifici, nomenclature per ogni tipo di piacere, fantasia, voglia sessuale, di fornire spiegazioni (e dare condanne morali) pseudo biologico-religiose su tutte le forme "non normali" della sessualità (sesso senza finalità procreative), pratiche sessuali esistenti da sempre, ma mai indagate scientificamente.
Il volume è però molto più ampio e articolato, ben scritto, con pochi errori e refusi, a volte usa termini ricercati e forbiti, ma mai fastidiosi, tutt'altro, ho infatti ampliato il mio bagaglio terminologico generale. Vi posto qui di seguito l'indice del testo.
http://www.societasessuologia.it/compon ... cieta.html
A presto.
Pugsley