Alice Weidel, la leader che ha fatto entrare l'AFD -la destra estrema- nel Parlamento tedesco è una donna dichiaratamente lesbica, sposata con un'altra donna di origini srilankesi e con due bimbe adottate. E' da ieri che ci penso, mi ha colpito molto questa cosa. Cos'è Alice Weidel? Un'incoerente masochista o la prova che l'omosessualità oggi è così accettata che anche milioni di estremisti di destra non hanno problemi a votare una donna lesbica quale leader?
Se in Italia appare inconcepibile che l'estrema destra (ma anche quella moderata) possa avere e votare un leader dichiaratamente gay, Alice Weidel, al contrario, non è un caso isolato in Occidente. Un alto dirigente del FN francese, Florian Philippot, è gay ed è gay anche Milo Yiannopoulos grande influncer di Trump. Gay era anche Pim Fortuyn, fondatore di un partito di destra olandese, poi confluito nel Partito della Libertà di Wilders che ha tenuto l'Europa col fiato sospeso dopo le ultime elezioni nei Paesi Bassi. E non stiamo parlando di persone represse beccate nei cessi dell'autogrill a scrivere il loro numero di telefono. Parliamo di persone che vivono alla luce del sole, dichiarate, aperte, che portano figli e mariti (o mogli) alla convention del partito, che si sposano in comune e a quanto pare tranquillamente accettati dalla base del loro partito. Chi semmai storce il naso sono piuttosto i simpatizzanti della sinistra: "Ma cosa ci fate in un partito che fino a ieri vi voleva bruciare? Che ha votato contro il matrimonio e le adozioni? Che ha alimentato i peggiori stereotipi e pregiudizi?"
A queste accuse, Alice Weidel ha replicato di essere destra proprio per il suo orientamento sessuale, sostenendo che oggi il maggior pericolo per gli LGBT venga dagli islamici e dall'omofobia della loro religione. Un pensiero condiviso da molti gay e lesbiche dell'Europa centro-settentrionale. I migranti che arrivano vengono considerati intolleranti, chiusi, omofobi e molti temono aggressioni fisiche e insulti dai musulmani. Per proteggere le nostre conquiste, pensano molti LGBT, dobbiamo tenere l'Islam fuori dalle nostre civiltà. Fino al paradosso di affidare la difesa del matrimonio gay a chi fino a poco tempo fa i gay li pestava.
- Da un post di Fabio Brinchi Giusti
Gay fascisti?
Gay fascisti?
La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere assolutamente nulla in cambio.
my dream
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Re: Gay fascisti?
Non mi stupisce affatto che vi siano leaders omosessuali che militino in movimenti di estrema destra fascisti o xenofobi. Chi si sorprende compie l'errore di credere che vivere l'esperienza della discriminazione sulla propria pelle, porti automaticamente ad essere più sensibili e rispettosi dei diritti delle altre minoranze. Purtroppo non è così. Conosco molti gay intolleranti e razzisti e, anzi, direi che la maggior parte dei gays sono più vicini all'ideologia di destra che a quella di sinistra.
Re: Gay fascisti?
Nella politica di oggi non c'è nulla di coerente: la parola etica è finita nel dimenticatoio, i più fortunati la possono leggere sui libri di storia...mentre la maggior parte di onorevoli, cavalieri e santità sono capaci di tutto pur di giustificare comportamenti in netta contraddizione con i ruoli che rivestono.
Unica cosa che apprezzo è che gli esponenti citati da Stampy non nascondono la loro omosessualità, anzi la vivono pubblicamente a differenza di quanto accade nella sempliciotta Italia..per il resto, sappiamo bene che essere gay non vuol dire essere una persona migliore e tanti gay sono arrivisti e falsi nello stesso modo degli eterosessuali.
Gay e eterosessuali siamo più simili di quanto molti credano...
Unica cosa che apprezzo è che gli esponenti citati da Stampy non nascondono la loro omosessualità, anzi la vivono pubblicamente a differenza di quanto accade nella sempliciotta Italia..per il resto, sappiamo bene che essere gay non vuol dire essere una persona migliore e tanti gay sono arrivisti e falsi nello stesso modo degli eterosessuali.
Gay e eterosessuali siamo più simili di quanto molti credano...