Caro NIkefl, GRAZIE
a volte mi sembra di essere smarrito in mezzo al nulla. Poi vedo un altro che brilla di più e mi faccio coraggio.
"E già… il senso di colpa, un grande “fardello” che specialmente la Chiesa ha fatto in modo che si insinuasse nella vita intima delle persone, moltissimo nella sfera sessuale, poi per chi è gay questo senso di colpa si moltiplica… Quindi ora sono un po’ combattuto: da un lato cerco di coltivare una mia spiritualità autentica che vuole andare oltre la visione del cristianesimo, sposando appieno i concetti di fratellanza, di pace e amore fra le persone, di cogliere le ricchezze che danno anche le altre religioni, come il buddismo o il taoismo, le altre culture, dall’altro lato invece sono ancora legato alle liturgie cristiane, vado ancora a messa ma non nella mia parrocchia, cerco di scegliere i sacerdoti più colti e più sensibili, dove le loro parole ti aiutano a raggiungere la profondità del pensiero e dell’anima, ma questi sacerdoti sono pochissimi, rari come le mosche bianche"
Quanto al senso di colpa la tua analisi del problema mi sembra molto seria.
Nella morale cattolica esistono due percorsi che avvicinano entrambi e di pari peso a dio: seguire la morale generale e seguire la morale personale.
Col cazzo che ti spiegano cosa significa "in tutta coscienza" di solito i preti dicono quel che secondo la dottrina è giusto. Ma se fosse stato così non avremmo avuto Lourdes...ecc....
Ci sono troppe cose che non mi portano. Che funzionano meglio se si accetta l'idea che Dio non gioca a dadi. Quindi non è che ogni 100 persone 8 sono gay per caso. Sorry but this is not what it's logical.
Se però vuoi un pensiero serio sulla morale direi che That Theology Teacher su youtube è il cattolico che vorrei.
In particolare mi ha colpito un suo discorso razionale sulla parabola del tizio che nasconde il talento che gli viene dato sottoterra.
Quando un gay non si espone e fa come gli dice la chiesa sta di fatto nascondendo il suo talento sotto terra. Così ho capito da quel che dice. Facendo come gli viene detto non segue più ciò che gli viene da dentro. Ma la voce che ha dentro è la sua coscienza che gli urla "tu sei così vivi come sei". E la coscienza c'è nella morale cristiana perché ce l'ha messa Dio. Quindi agire in coscienza quando la coscienza è retta, è informata e in buona fede è vero vangelo mentre-sempre se ho capito bene il discorso- agire contro di essa e perché qualcuno ce lo dice è come tutte le volte che non si segue la propria coscienza. Quindi sensi di colpa fondati su una morale imposta no. Agire secondo coscienza si.
Stesso discorso per l'esplorare altre religioni e agire in questo senso, l'hai fatto perché sentivi che era giusto? Bene hai fatto bene.
Io la penso così.
Se mi butti carico come vedi ti ci metto la briscola!
Per il resto se ci parliamo mi fa piacere e ti ringrazio tantissimo di avermi risposto.
E' bello avere quarant'anni? Secondo me ha la sua bellezza come ogni età. Ma ha la sua.
Anche se devo dirti che a livello fisico il buongiorno fino ai 25 si vede dal mattino, a 30 non te ne accorgi. A 42 ahahah, disolito gli dico buongiorno tre ore circa dopo che me so svegliato o al caffè
ogni giorno qualcosa di bello ti è già successo e qualcosa di bello ti accadrà ancora.