CHIESA CATTOLICA E TERAPIE RIPARATIVE

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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progettogayforum
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CHIESA CATTOLICA E TERAPIE RIPARATIVE

Messaggio da progettogayforum » martedì 17 settembre 2024, 10:06

Ho visto oggi un video molto interessante concernente la questione della terapie riparative.

https://www.youtube.com/watch?v=in2OeT44bvw

Il video merita un’attenta riflessione. Mi chiedo semplicemente come possano delle forme di vera violenza psicologica essere considerate liberatorie. Nei confronti di queste pratiche profondamente immorali dovrebbe intervenire l’autorità giudiziaria e gli psicologi “veri” dovrebbero reagire in modo adeguato.

Un dialogo tra realtà diverse è possibile solo quando c’è realmente da entrambe le parti la volontà di un dialogo rispettoso, ma il fatto che la Chiesa Cattolica ricorra ancora a sedicenti psicologi e alle terapie riparative per risolvere il “problema” dell’omosessualità mostra quale sia nei fatti la sua reale disponibilità al dialogo.

Ricordo che il Catechismo della Chiesa Cattolica e i documenti pontifici in tema di omosessualità parlano di “grave depravazione” (1), “funesta conseguenza di un rifiuto di Dio” (2), “mancanza di evoluzione sessuale normale” (3), “costituzione patologica” (4), “comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale” (5). “San” Pio X, nel suo Catechismo, classifica il “peccato impuro contro natura” come secondo per gravità solo all’omicidio volontario, fra i peccati che “gridano vendetta al cospetto di Dio” (6). E il Catechismo aggiunge (7) “Questi peccati diconsi gridare vendetta al cospetto di Dio, perché lo dice lo Spirito Santo e perché la loro iniquità è così grave e manifesta che provoca Dio a punirli con più severi castighi”.

Questa è la dottrina ufficiale della Chiesa Cattolica in tema di omosessualità! Chi ha orecchio per intendere intenda! Che poi ci siano alcuni cattolici che sono meritevoli del massimo rispetto nessuno lo nega, e ne ho conosciuti, ma il problema non è questo.


1) Catechismo della Chiesa cattolica, 2357.
2) Congregazione per la Dottrina della Fede. Persona Humana. Alcune questioni di etica sessuale – 29 Dicembre 1975, n. 8 - Relazioni omosessuali.
3) Ibidem.
4) Ibidem.
5) Congregazione per la Dottrina della Fede – Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, 3.
6) Catechismo maggiore, n. 966.
7) n. 967.

Alyosha
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Re: CHIESA CATTOLICA E TERAPIE RIPARATIVE

Messaggio da Alyosha » sabato 9 novembre 2024, 21:46

I pazienti dovrebbero imparare a segnalare all'Ordine degli Psicologi/Psicoterapeuti ogni situazione dubbia, perché purtroppo in questo ambito circolano informazioni errate e pratiche discutibili. È fondamentale fare attenzione a chi ci si affida.

Il post sulla storia dell'omosessualità l'ho scritto anche. La diagnosi di "isteria maschile" esiste ancora nel PDM-2 (Manuale Diagnostico Psicodinamico), ma la sua eziologia oggi è COMPLETAMENTE diversa rispetto a quella proposta da Freud all'inizio del secolo scorso. Oggi si parla di "identità diffusa" e di ricorso sistematico e immodificabile a meccanismi di difesa primitivi (scissione, proiezione, idealizzazione, ecc.). Niente che implichi un intervento sull'orientamento sessuale di base, che il soggetto è chiamato solo ad accettare.

La diagnosi di "DISTURBO DI PERSONALITA' ISTERICO/ISTRIONIC è stata invece inserita come sottocategoria dei "disturbi di personalità" nel DSM a partire dalla IV revisione, e più precisamente nel Cluster B (antisociale, narcisistico, isterico-istrionico, borderline). Tuttavia, nei fatti, il DSM sta progressivamente facendo scomparire questo titolo diagnostico, intendendo l'isteria ora come sottogruppo del disturbo di personalità narcisistico, ora del disturbo di personalità borderline e smembrandone le varie caratteristiche in sottogruppi separati tra loro (es. "disturbo di conversione, depressione, disturbo dell'identità sessuale ecc.). Questo, come scrivevo nel post già pubblicato, è, a mio avviso, un grave errore. Come scrive Bollas nel suo libro Isteria, la diagnosi di isteria è scomparsa, ma gli isterici non sono spariti, e quindi è necessario continuare a occuparsi di loro.

Preciso infine che il soggetto isterico di livello nevrotico (nel linguaggio freudiano, "sano") non ha alcun bisogno di terapia, proprio perché non c'è nulla da curare, al massimo può necessitare di supporto per difficoltà nell'accettazione, come dicevo prima. In gergo si dice in questi casi che i tratti del carattere sono "SOTTO SOGLIA", esprimono cioè caratteristiche non patologiche dell'espressione di sé. Detta semplice ognuno ha il carattere che ha e se lo tiene.

La psicologia non è una scienza esatta come la fisica o la matematica pura, ma è comunque una scienza empirica, fondata sul metodo delle evidenze scientifiche e in continua evoluzione, esattamente come tutte le altre scienze però. Le teorie riparative sono state introdotte nel DSM III solo per chi non accettava il proprio orientamento sessuale, ma sono state eliminate già a partire dalla quarta revisione.

A Project rispondo che siamo tutti figli della nostra storia e che dovremmo conoscere l'evoluzione della patologia mentale, poiché ogni patologia ha a che fare con l'individuo e con il contesto storico in cui è inserito.

In ogni caso, le teorie riparative non sono più accreditate dalla comunità scientifica, semplicemente perché non hanno funzionato. Questo è fare scienza, non professare verità di fede. Si è visto cioè chiaramente che gli individui sottoposti a teorie riparative, dopo un po', tornavano al loro orientamento sessuale di fondo che è immodificabile. Sbaglia tuttavia chi crede che si nasca gay (genetica): questo è un fraintendimento di base di tipo positivistico. Tutti i fenomeni umani sono, per loro natura, il risultato di interazioni tra fattori genetici, ambientali e culturali. Oggi si parla di modello biopsicodinamico in medicina.

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