
Machilosa a parte che anche tu potresti fare outing qua dentro ormai e cambiare il tuo nick in Losopercerto (scusa era da un pò che volevo farti sta battutona


Nicomaco giuro che ho ricontrollato perché data la stanchezza in vista dell'esame m'è sorto il dubbio che avessi preso fischi per fiaschi. Da quello che hai scritto ho capito che secondo te il motivo per cui i due cantanti non hanno usato la parole gay è il fatto che in televisione fa ancora strano dire omosessuale o gay e che per questa ragione si usano perifrasi. Per questo ti ho detto che la Litizzetto invece il tema l'ha preso più volte e la parola l'ha usata e come. Vedevo più il problema più legato a resistenze individuali o magari al fatto che non vogliono fare attivismo e altre cose di cui ho già parlato. Anche perché quelle volte in cui è andato Vendola lui si fa proprio presentare come politico "comunista, gay e cattolico".Perché dunque? Perché due persone che sono apprezzate e famose, hanno notevoli disponibilità economiche e hanno scritto un libro parlando del proprio c.o., non sono riuscite a dire serenamente davanti a tutti “sono gay” o a parlare apertamente della propria omosessualità oppure ancora del fatto che sono da sempre stati attratti dal proprio sesso e che magari adesso hanno una relazione con un ragazzo?
Io la mia risposta ce l’ho ed è questa: dire “sono omosessuale” e “ho una mia vita affettiva con un uomo” in una trasmissione seguitissima come quella di Fazio mette ancora a disagio e imbarazza perché una parte (consistente?) della società italiana non considera l’omosessualità un modo normale di esprimere la sessualità umana (Ricky Martin, oltre ad essere lontanissimo dagli stereotipi del gay entrato nell’immaginario collettivo, ha pure deciso di avere due figli con il cd. utero in affitto), ma la considera immorale o comunque la disapprova per varie ragioni (da notare che Fazio non è affatto contrario, anzi!, al riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali). Altrimenti non si spiegherebbero tutte quelle ridicole (e ipocrite) perifrasi per chi si è già dichiarato.
Mi pare di capire che secondo te gli sia stato "imposto" di non dire la parola gay, il programma in effetti va in prima serata ed è seguitissimo, non è da escludere per carità. La rai è più che famosa per questo tipo di censure, potrebbe anche darsi alla fin fine. Io comunque non volevo approfondire, perché sento di non averne le competenze, ne un'idea chiara. Il nostro periodo mi pare molto in gestazione questo si, la società civile infondo pronta e dall'altro lato vedo però anche tante resistenze, vedo proprio vecchio e nuovo mescolarsi e per questa ragione è ancora più complicato farsi un idea chiara sul fenomeno. Il trend generale è comunque positivo, pur considerando l'enorme distanza rispetto a paesi più civili per questi aspetti è comunque innegabile che la situazione dei giovani sia migliorata rispetto a qualche anno fa. Anche a me sembra tuttavia di percepire chiaramente che la società non è ancora pronta. Per quella che è la mia percezione e i problemi che vedo nel mio piccolo, vedo molto più "immaturi" i gay ad accettare l'idea di vivere normalmente la propria omosessualità. La dico meglio fino ad adesso mi sono molto più scontrato con questo di problema che con episodi di intolleranza. Ma non mi sento di trarre conclusioni vere e proprie da questa esperienza decisamente ancora troppo limitatadal punto di vista della società (non dal loro punto di vista), c’è un problema di accettazione o approvazione dell’omosessualità che non è affatto risolto.
(interrompo di nuovo il discorso!) ma volevo solo dire a Machilosa che, non so dove, ma ho trovato il coraggio per varcare quella sogliaMachilosa ha scritto:L’Arcigay non è la soluzione per tutti i problemi, ma può dare sicuramente una mano ad uscire dal guscio. La maggior parte delle persone che vi ho conosciuto non sono dichiarate o lo sono ad una ristretta cerchia di persone; per quanto ho visto io, posso dire che non vi è questa distinzione così netta tra le persone non dichiarate e coloro che lo frequentano; anche chi è già completamente out e magari pure attivista ricorda cosa vuol dire restare nascosti ed è perciò molto comprensivo. Ci sono le eccezioni, ovviamente: qualcuno più sfacciato, chi va a caccia di carne fresca ogni weekend, ma non sono il prototipo del socio Arcigay (almeno, non quelli che frequentano il mio stesso Gruppo Giovani).
Ti auguro di trovare presto il coraggio di varcare la famigerata soglia, così che anche tu possa raccontarci qualche belle esperienza positiva!