CO coi miei genitori

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Machilosa
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CO coi miei genitori

Messaggio da Machilosa » sabato 7 aprile 2012, 12:09

Andata. L’ultimo scoglio è stato superato. Ho raccontato ai miei di essere omosessuale.
L’avevo pensata e progettata così a lungo, che quasi non provavo più agitazione, nelle ore immediatamente precedenti. Sono testardo, ormai avevo deciso che era giunto il momento e nessuno avrebbe potuto farmi cambiare idea; ci hanno provato mia cugina e la sorella di mia madre: “Aspetta di essere indipendente! Tuo padre è pirotecnico e imprevedibile!”; mia cugina ha messo di mezzo pure sua madre, la sorella di mio padre, raccontandole di me (benché io non ne avessi la minima intenzione di parlargliene); mi ha telefonato: “Per me sei sempre il mio nipotone e ti voglio bene come prima. Però se fossi lì davanti a te mi butterei in ginocchio pur di farti cambiare idea! Perché vuoi farli soffrire? Vivi sereno la tua vita a Torino e lascia che loro capiscano col tempo!” Tutte additavano mio padre come un possibile rischio per la mia incolumità e serenità; è vero, è un personaggio un po’ particolare, molto passionale e spontaneo; però ho sempre avuto la certezza del suo amore per me; non l’ho mai sentito parlare male degli omosessuali; ne conosce un po’ e, per fortuna, quelli che conosce sono tutte persone a modo e degne di rispetto. Poi, da un po’ di tempo a questa parte, ogni volta in cui ci vedevamo (pochissimo: 1-2 volte al mese), sembrava che il discorso “omosessuali” dovesse uscire per forza: “Sai che sono andato al ristorante di X ed Y? Ho scoperto che stanno insieme; come si dice? Sono una coppia? Ma sono davvero brave persone, sono contento che lavorino così tanto.” Ho sempre creduto che mio padre fosse troppo sempliciotto per arrivare a sospettare e soprattutto per trasmettere messaggi in codice; lui è uno che dà “pane al pane e vino al vino”, che non coglie tanto le sfumature e decisamente non va per il sottile; un Gilberto Govi in “Colpi di Timone”. L’avevo sottovalutato.
Ho scritto una lettera di 3,5 pagine in Word; questa è stata la premessa:

“Cari papà e mamma,
nonostante io sia sempre stato solito scrivere numerose lettere ed e-mail ad amici e parenti, più o meno lontani, credo che sia la prima volta in cui scelgo questo metodo per comunicare con voi; da un lato, perché ritengo che tra noi ci sia sempre stato un buon dialogo (forse non su tutti gli argomenti, ma penso che, talvolta, un certo imbarazzo sia normale), d’altro canto, perché non mi sono mai trovato nella situazione di volervi spiegare qualcosa di così complesso da capire.
Perché ho deciso di parlarvene? Sono stato a lungo nel dubbio se farlo o meno, ma i motivi che mi hanno spinto sono i seguenti:
1. ciò che sto per dire è frutto di una lunga riflessione maturata in diversi mesi, per non dire anni, perciò mi sento sufficientemente sicuro e cosciente da potervene parlare;
2. ho una profonda fiducia in voi, nella vostra capacità di comprensione, nonché nell’affetto che nutrite nei miei confronti;
3. sono fermamente convinto che la menzogna a lungo andare logori i rapporti, mentre la verità non può fare altro che fortificarli;
4. per essere felice al 100% ho bisogno del vostro appoggio e della vostra stima; per me è impensabile tenervi all’oscuro di una parte così importante della mia vita.
Vi scrivo questa lettera perché ho deciso di mettervi al corrente dei cambiamenti (in meglio) che negli ultimi mesi hanno rivoluzionato la mia vita, dandole un indirizzo che, credo, sia per me quello naturale, benché io stesso non abbia voluto riconoscerlo per anni, e che ora mi rende molto più sereno, felice e sicuro di me di quanto non fossi alcuni mesi fa.”

Ho proseguito raccontando dei dubbi sulla natura dei sentimenti nutriti nei confronti della mia ex, per poi arrivare al racconto della cotta, la prima della mia vita, sperimentata nei confronti di un ragazzo; quindi la crisi, il riaffiorare di dubbi covati per 10 anni, la ricerca su internet, il forum, la disperazione dello scoprire che l’omosessualità non è una patologia curabile e infine l’Arcigay. Ho chiuso così:
“Forse a voi può sembrare strano che io non abbia voluto parlarvene prima, ma vi assicuro che trovare la forza di pronunciare (anche solo nella mente) le parole “io sono omosessuale” ha richiesto uno sforzo enorme; senza contare il fatto che, seppure io sia perfettamente conscio dell’amore che voi nutrite nei miei confronti, abbia temuto a lungo (e tema tuttora) di ferirvi profondamente, nonché di deludervi.
Ho cercato in tutti i modi di impormi la mia stessa volontà, di controllarmi; ora però non ce la faccio più ad andare avanti così; adesso che posso esprimere appieno la mia natura, mi sento davvero felice, mi sento come se fossi rinato. Con questo non voglio dire che io andrò in giro conciato in maniera ridicola, che inizierò a frequentare orribili ritrovi per gay erotomani, che mi metterò a squittire e gesticolare come un’oca. Però non dovrò più fingere di desiderare le ragazze, di fare apprezzamenti su tette e culi (né inizierò a farne sui maschi, giacché non è proprio nelle mie corde!), non dovrò più calibrare movimenti e intonazioni vocali al parossismo, né mascherare certi miei interessi poco virili (la cucina, l’arredamento, l’arte, i gatti, etc.).
Io spero che voi riuscirete a comprendere i motivi di quella che, ahimè, non è una scelta (perché, se lo fosse, vi assicuro che sceglierei altrimenti).
Sappiate che voi non c’entrate nulla con tutto ciò; non è a causa di una vostra mancanza, non è una ripicca che vi faccio o altre fandonie simili; non è un momento passeggero, né un fenomeno di moda; sull’orientamento sessuale non c’è nulla che possa influire, solo la genetica.
Io sono a vostra completa disposizione per chiarire qualsiasi dubbio; nella foga di capire e di farvi capire ho scaricate saggi e articoli che possono darvi delucidazioni sull’argomento. Voi, come io a mio tempo, avete sicuramente un’idea distorta dell’omosessualità; quest’idea distorta è all’origine di tutti i mali, perché carica di paure e pregiudizi nei confronti di qualcosa che è ben diverso da come ci si immagina e molto più normale di quanto si creda.
Vi starete forse chiedendo: “E adesso? Cosa bisogna fare?” Assolutamente nulla. Soltanto parlare, se volete. Sappiate che niente è cambiato e che io vi voglio bene come ve ne ho sempre voluto (anche se a volte, lo riconosco, fatico a dimostrarlo); spero solo che, passato un primo momento di shock, possiate fare altrettanto.
Un abbraccio forte,

Ale”

Dopo cena, mia madre si alza per lavare i piatti. Io dico: “Lasciate stare, ci penso io.” “Ma non scherzare, vai a riposarti!” “Adesso fate come dico io: ho scritto una cosa e voglio che la leggiate con calma, mentre sistemo in cucina.” Mia madre: “Ho già capito di cosa si tratta.” “Sei sicura? Leggete, leggete.”
Ho cercato di mantenere i nervi saldi lavando piatti e pentole (per fortuna ce n’era una montagna), mentre i miei leggevano, mia madre in cucina, mio padre in soggiorno. Dopo un minuto, mia madre dice: “Non voglio andare avanti; so dove vuoi andare a parare e sappi che non sono affatto contenta, però ti accetto; tanto non si può fare altrimenti.” “Leggi fino in fondo, per favore!” Ha letto tutto. “Eh, Ale; è così. Da mo’ che lo sapevo!” mio padre: “Avevi ragione, avevi ragione!”
Mia madre lo aveva temuto sin dai tempi delle elementari; alle medie e superiori le era sembrato sempre più palese; dopo la rottura con la mia ex ha colto il mio malumore, i miei repentini cambi di argomento, i silenzi, il fatto che, improvvisamente, un nuovo “amico” era entrato nella mia vita e sembrava esserci così spesso (quando io ho sempre avuto più amiche che amici). Ne avevano parlato a lungo, tra loro, e avevano deciso che me ne avrebbero parlato il prossimo weekend (dopo l’esame di mercoledì, per non distrarmi dallo studio), perché mi vedevano soffrire e non volevano che continuassi a portare questo fardello da solo.
Mio padre: “Per me non cambia nulla; io voglio che tu sia felice! Se un giorno vorrai venire a casa con Giorgio io gli stringerò la mano e dirò <<Piacere!>>. Vattene all’estero, dove potete sposarvi e adottare dei figli; qui siamo ancora troppo indietro! Io ho solo paura che tu possa venire discriminato, che dei farabutti possano farti del male!” e poi mi ha abbracciato stretto stretto.
Mia madre: “Io non sono contenta; lo sai qual è la mia posizione; non riesco a pensare a te con un uomo; è disgustoso; perdonami, non ci riesco. Non mi toccare, mi fa troppo senso. Però sei così e non posso farci nulla. Però non voglio sapere niente di te e del tuo fidanzato!” Ha detto così, salvo poi farmi il terzo grado su Giorgio. Mi ha persino chiesto: “Si vede che è gay?” “No, per nulla; a volte gli chiedo se è davvero sicuro o se sono io che ho frainteso tutto!” “Dunque lui è l’uomo e tu la donna?” “MA NOOO, MAMMA!!! NON FUNZIONA COSìììì!” La conversazione è durata un sacco; abbiamo parlato così a lungo che non saprei manco più dire di cosa. Mi ha stupito quanto fossero preparati sull’argomento: pochi pregiudizi; niente frasi tipo: “Passerà. E’ una moda. L’hai scelto”; conoscono persino più omosessuali di quanto immaginassi. Mio padre ha sdrammatizzato dicendo: “Vedi, è colpa nostra: lo dovevamo fare da coricati e non da in piedi!”
Questa mattina tutto nella norma. Ieri sera ho scritto alle mie zie per tranquillizzarle; loro hanno scritto a mia madre e lei ha risposto: “Abbiamo un figlio meraviglioso; temeva di perdere la nostra stima e affetto, ma non ce n’è alcun bisogno. Adesso dobbiamo solo stargli vicino.”; mentre facevo colazione ha voluto che leggessi l’sms; l’ho abbracciato: “No, dai! Mi fa ancora senso!”; io ridendo: “Sei proprio stupida!” e ha riso pure lei. Poi abbiamo parlato del più e del meno come se nulla fosse; . L’aria in casa è allegra e un po’ caotica, come sempre.
Sono felice.

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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Torrismondo » sabato 7 aprile 2012, 13:47

Che intervento fiume! :D Scherzi a parte, alla fine sei riuscito nel tuo intento e sono felice per te. Ad una prima lettura degl'interventi di tua madre temevo il peggio, invece mi sembra di capire che sia andata bene. Che tuo padre ti abbia «stupito» è ben positivo ;) Ora che questo scoglio è superato sicuramente sarai più tranquillo. Bene!
Velle parum est: cupias ut re potiaris oportet (Ov. Ex Ponto I 1, 35)

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Telemaco
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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Telemaco » sabato 7 aprile 2012, 13:48

Machilosa sono molto contento che tu sia felice e abbia realizzato questo tuo progetto!

Certo, le modalità mi lasciano assolutamente sorpreso... prossima volta potresti mettere degli striscioni al balcone per coinvolgere anche quelli del palazzo dirimpetto al tuo, oppure potresti far autenticare la sottoscrizione della lettera dal notaio di modo che tu non ne possa disconoscere la paternità! :lol:

No dai a parte gli scherzi, sono davvero contento per te, nonostante ai tuoi sia scappato qualche commento un po' strambo è bello avere a che fare con persone ragionevoli e disponibili al dialogo... sono rarissime! :D
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

Machilosa
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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Machilosa » sabato 7 aprile 2012, 14:14

Telemaco ha scritto: Certo, le modalità mi lasciano assolutamente sorpreso... prossima volta potresti mettere degli striscioni al balcone per coinvolgere anche quelli del palazzo dirimpetto al tuo, oppure potresti far autenticare la sottoscrizione della lettera dal notaio di modo che tu non ne possa disconoscere la paternità! :lol:
Ma no, dai! Avevo fatto vidimare la lettera solo dalla sorella di mia madre, che è la letterata di casa! Mia cugina era al corrente del proposito e basta!
Comunque potrei pure mettere striscioni sul balcone, che di fronte c'è una vallata di boschi e case sparse! >_<
Fortune e sfortune di abitare (manco più tanto, ormai) in una frazione di 30 abitanti!

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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Telemaco » sabato 7 aprile 2012, 14:31

Machilosa ha scritto: Ho proseguito raccontando dei dubbi sulla natura dei sentimenti nutriti nei confronti della mia ex, per poi arrivare al racconto della cotta, la prima della mia vita, sperimentata nei confronti di un ragazzo
avevano deciso che me ne avrebbero parlato il prossimo weekend
Ecco tipo queste cose per me sono curiosamente incomprensibili, cioè parlare di fatti personali ai genitori è qualcosa che non saprei proprio in grado di concepire e ancora più inaudito è che un genitore di propria iniziativa voglia parlare di queste faccende col figlio; sono cose da edificanti e surreali telefilm americani del primo pomeriggio! :lol:
Vattene all’estero, dove potete sposarvi e adottare dei figli; qui siamo ancora troppo indietro
Questo è sacrosanto, il sig. papà è decisamente in gamba.
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Machilosa
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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Machilosa » sabato 7 aprile 2012, 14:56

Telemaco ha scritto: Ecco tipo queste cose per me sono curiosamente incomprensibili, cioè parlare di fatti personali ai genitori è qualcosa che non saprei proprio in grado di concepire e ancora più inaudito è che un genitore di propria iniziativa voglia parlare di queste faccende col figlio; sono cose da edificanti e surreali telefilm americani del primo pomeriggio! :lol:
Allora saresti morto, se ti fossi trovato, come me, a spiegare le difficoltà di erezione avute durante i rapporti sessuali con la mia ex! XD
Per fortuna tra noi tabù ce ne sono sempre stati pochi. E poi, forse un po' per deformazione (quasi) professionale, a parlare utilizzando termini rigorosamente medici non mi imbarazzo affatto!

Tozeur
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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Tozeur » sabato 7 aprile 2012, 15:09

sono molto felice per te, un altro muro è atato superato positivamente :)

auguri per tutto :)
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Landon
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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Landon » sabato 7 aprile 2012, 15:19

Ho letto molto attentamente il tuo post e ne sono rimasto veramente colpito.
Devi essere fortunato ad avere dei genitori con una mentalità cosi' aperta. I miei,per esempio,considerano l'omosessualità come una malattia,qualcosa da curare. Io non sarei mai riuscito a trovare il tuo coraggio.
Scusami per la domanda ma da quanto tempo è che stavi pensando di fare coming out?
Ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto :)

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Shooter
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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da Shooter » sabato 7 aprile 2012, 16:23

Bravo, che coraggio! Sono contento per te e sono contento che i tuoi l’abbiano presa bene. Porterai il tuo ragazzo a casa? I tuoi lo inviteranno a pranzo la domenica? Scusa la curiosità: se anch’io mi decidessi a dichiararmi, queste piccolezze borghesi mi aiuterebbero a sentirmi integrato.

giorgio82
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Re: CO coi miei genitori

Messaggio da giorgio82 » sabato 7 aprile 2012, 17:03

Che bello! Complimenti per questo gran passo! Trovo che sia una modalità fantastica, veramente profonda!
Tanto di cappello anche ai tuoi genitori, per l'attenzione posta nei tuoi confronti in tutti questi anni, sapendo, informandosi, ma lasciandoti libero di vivere la tua vita, tentando anzi di darti degli imput per autoaccettarti.
Sarebbe piaciuto anche a me fare un coming out così! peccato che io l'abbia fatto mooolto prima di accettarmi.....:-)

In bocca al lupo, dunque! e goditi questo momento di felicità e profondità!

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